Tour di Expo 2015 parte da Monza Maroni: i sindaci non s’arrabbino

Partito da una blindatissima Monza, in Villa reale, il tour mondiale di Expo 2015. E’ in corso il seminario sulla lotta alla contraffazione alimentare in attesa dell’arrivo, previsto per le 17, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dal presidente del Consiglio Enrico Letta.

Partito da una blindatissima Monza, in Villa reale, il tour mondiale di Expo 2015. E’ in corso il seminario sulla lotta alla contraffazione alimentare sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, in attesa dell’arrivo, previsto per le 17, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dal presidente del Consiglio Enrico Letta. Il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni ha voluto subito smorzare la polemica sul mancato invito della Regione ai sindaci brianzoli.

“Oggi- ha detto- è il giorno delle istituzioni italiane e del corpo diplomatico, in rappresentanza di tutto il mondo. Da qui al 2015 i primi cittadini verranno coinvolti in numerosi eventi”. Sul tema del seminario Maroni ha rivendicato la primogenitura della scelta: “Ho voluto io questo argomento, oggi il prodotto italiano esportato vale trenta miliardi di euro, purtroppo la contraffazione ne fattura almeno il doppio”.

Marcia di avvicinamento, lavori e costi dell’Expo, Maroni ha spiegato che chiederà deroghe di legge per i Comuni coinvolti nell’Esposizione universale. “Patto di stabilità e vincoli di bilancio- ha spiegato- non devono rallentare il cronoprogramma verso il 2015. Vogliamo anche un Expo mafia free, da parte della Regione ci sarà un grosso sforzo per il controllo dei cantieri, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine. Coi lavori siamo in ritardo ma c’è tempo per recuperare”.

Roberto Scanagatti, primo cittadino di Monza, ha ribadito che da qui al 2015 Monza e Brianza avranno un beneficio economico di 130 milioni di euro, stima della Camera di commercio locale. Sulle attese contestazioni all’evento in Villa da parte di No Expo e No Tav il sindaco ha così commentato: «E’ legittimo pensarla in un modo diverso ma chi contesta dovrebbe sapere che Expo porterà anche posti di lavoro».