Quattro teste di maiale e uno striscione “no immigrati” sulla cancellata del convento delle suore di Maria Bambina di via Lario a Camparada. È la macabra sorpresa fatta venerdì da una persona che abita vicino alla struttura destinata a ospitare 35 richiedenti asilo politico in arrivo dall’hub di prima accoglienza di Agrate. «Un gesto gravissimo, raccapricciante e soprattutto senza senso», ha detto il ragazzo, che ha chiamato i carabinieri per spiegare l’accaduto: saranno i militari ora a cercare di indagare sui possibili responsabili dell’accaduto, ma l’assenza di telecamere nella via, la nebbia e il buio, grazie alle quali i colpevoli hanno potuto agire indisturbati, di certo non aiuteranno i militari nelle loro indagini.
Durante la mattinata sono arrivati sul posto anche il sindaco Giuliana Carniel e il consigliere Alberto Canobbio che hanno raccontato di aver subito avvisato il prefetto dell’accaduto. Il primo cittadino camparadese non ha però voluto commentare quanto successo, limitandosi solamente a condannare il gesto e a prendere le distanze dai responsabili. Ha parlato invece l’ex vicesindaco Canobbio: «Siamo di fronte ad una cosa disgustosa, ma non siamo in grado di commentare un atto di così profonda inciviltà. Bisogna fare attenzione a ciò che è successo e non è da escludere che si tratti di qualche militante o simpatizzante di estrema destra proveniente da fuori».
Una dura critica quella del rappresentante dell’Esecutivo camparadese a cui fanno eco le parole del leghista Fabio Meroni: «Questo è un gesto assolutamente da cui voglio prendere le distanze. Alimentare la tensione forse fa comodo a qualcuno. Noi combattiamo con manifestazioni, parole o con la vie istituzionali e non così. Io alle cancellate mi ci incateno, non ci infilo delle teste di porco».