Chiede un intervento rapido per un episodio che definisce “sconcertante”. L’onorevole brianzolo Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, interviene sul caso della studentessa italo-marocchina nata a Vimercate e cresciuta in Brianza che si trova detenuta in Marocco con l’accusa di vilipendio della religione.
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“Le notizie che giungono dal Marocco sono di una gravità inaudita e impongono un intervento immediato e risolutivo. Dopo il tragico caso di Saman, ci troviamo di fronte a un altro episodio che, se confermato, dimostra l’incompatibilità dell’estremismo islamico con la nostra democrazia. Se il motivo dell’arresto in Marocco della studentessa italo-marocchina di 23 anni fosse davvero l’aver fatto una battuta su un versetto del Corano, le autorità italiane dovrebbero intervenire immediatamente e far sentire la propria voce. Oggi stesso contatterò l’ambasciatore italiano in Marocco per avere maggiori dettagli e presenterò una interrogazione urgente alla Camera perché i contorni di questa vicenda appaiono sconcertanti e inaccettabili”, dice Capitanio.
La ragazza, 23 anno, è stata condannata a tre anni e mezzo di carcere c on l’accusa di aver offeso l’Islam in un post sul Corano pubblicato su facebook nel 2019.