I 5.344.824 euro che il Governo ha assegnato alla Provincia di Monza e Brianza per effettuare le manutenzioni delle strade nel 2025 e nel 2026 si sono ridotti a 1.603.447 euro: il 70% delle risorse è evaporato con il taglio agli enti intermedi, confermato qualche giorno fa, quando da Roma è stato inviato l’invito a non impegnare le risorse. La comunicazione è stata accolta da una levata di scudi dagli amministratori di tutte le province e dal centrosinistra.

Strade Provinciali: la Provincia MB invita la Lega a sollecitare il ministro Salvini
«Io – commenta il presidente brianzolo Luca Santambrogio – prendo in prestito le parole della senatrice Elena Cattaneo: quando mi sveglio vedo il bicchiere mezzo pieno. Lo posso fare perché la Regione ci gira alcuni finanziamenti per garantire la sicurezza altre strade: i colleghi di altre aree, però, cosa possono fare con un taglio del 70%? La decurtazione, oltretutto, riguarda somme già inserite nei bilanci: tutti gli enti ne hanno già impegnato una parte per eseguire i lavori o per affidare le progettazioni».
Santambrogio ha sollecitato i parlamentari della Lega a «sensibilizzare il ministero» guidato da Matteo Salvini dato che, senza quei denari, molte province rischiano di non poter pagare le ditte a cui hanno commissionato le opere: «Spero che le risorse vengano ripristinate tramite la legge sulle infrastrutture che dovrebbe essere approvata a breve – auspica – in caso contrario noi dovremmo, comunque, riuscire a salvare buona parte degli interventi programmati applicando l’avanzo di bilancio. Dovremmo essere in grado di realizzare alcune rotatorie importanti per la viabilità mentre potrebbero saltare alcune asfaltature».
Strade Provinciali: per il Pd sono «tagli inaccettabili»
I tagli sono inaccettabili secondo il Pd brianzolo: «Ogni giorno sentiamo esponenti della Lega parlare di vicinanza al territorio e rivendicare più autonomia – dichiara il segretario provinciale Lorenzo Sala – il risultato, però, è che con il Carroccio e la destra ci sono sempre meno risorse per gli amministratori. Non smetteremo di denunciare questo ennesimo attacco e invitiamo gli amici di Salvini a tornare davvero in Brianza in quanto stiamo affrontando momenti preoccupanti anche sul piano industriale e occupazionale: la ST Microelectronics di Agrate è solo un esempio e lì oggi i grandi assenti sono Attilio Fontana e il ministro Giancarlo Giorgetti»
«Queste scelte producono conseguenze pesantissime – aggiunge il capogruppo in via Grigna Vincenzo Di Paolo – questo sistema non è più sostenibile: è necessaria un’inversione di tendenza radicale, serve una vera autonomia territoriale per garantire servizi efficienti ai cittadini. Gli enti locali hanno dimostrato di essere un motore dello sviluppo, ma continuano a subire gli effetti di politiche miopi tanto che la Brianza quest’anno deve retrocedere allo Stato 30 milioni di euro» di quanto incassato con l’imposta di trascrizione sui veicoli e la Rc auto.