Storie di speranza e di rinascita al cineteatro Piccolo di Lesmo durante la settimana dell’educazione grazie a Daniel Zaccaro e don David Riboldi. Il primo è un ragazzo oggi 28enne che ha trascorso diversi anni in carcere per rapina e altri reati, ma ora grazie a due incontri decisivi come il cappellano del carcere minorile Beccaria don Claudio Burgio e all’insegnante Fiorella. “Questi volti mi hanno fatto cambiare prospettiva – ha detto venerdì sera 21 gennaio l’ex carcerato che oggi fa l’educatore -. Loro hanno saputo riporre in me fiducia, don Claudio vedendomi giocare a calcio e Fiorella facendomi diplomare”.
Storie di speranza dal carcere e l’esperienza di Zaccaro
Anzi lo studio gli è talmente piaciuto che a breve prenderà la laurea magistrale in Scienze dell’Educazione, segno che in quel ragazzino che era un bullo “ e mi sentivo potente a quel tempo” qualcosa è cambiato davvero. D’altronde è lo stesso Zaccaro a spiegare che “Oltre agli stimoli esterni, il 50% del lavoro lo devi fare su te stesso perché arrivi a un punto quando sei in carcere a pensare che quello è il tuo destino e invece aver avuto delle persone che hanno creduto in te e anche il credere in Dio ti permette di vedere le cose in un altro modo”. Tra l’altro Zaccaro ha scritto anche un libro intitolato “Ero un bullo” che a breve diventerà un film. “Mi sono sentito spesso solo in carcere e mi chiedevo cosa facessero gli amici della mia età quando diventavo maggiorenne. Inoltre ho avuto una trasformazione della fede verso Dio, perché quando sono uscito da San Vittore ho trovato in don Claudio una guida perché sapeva vivere la vita in modo positivo e poi si è accesa la lampadina sul Signore quando sono stato pronto. Bisogna credere in qualcosa di più grande e le persone più affascinanti sono quelle cristiane” ha affermato Zaccaro.
Storie di speranza dal carcere e il cappellano don Riboldi
Se questa è una rinascita completa anche don Riboldi ha raccontato dei piccoli segni di speranza. “Una volta alla settimana organizza il cineforum in carcere – ha detto il cappellano di Busto Arsizio – e per quel paio d’ore cerco di far azzerare i pensieri ai detenuti. Quando un paio di anni fa il ministro Cartabia era venuta in visita alla nostra cooperativa (La Valle di Ezechiele ndr) ybo degli ex carcerati raccontava come quando era uscito dalla casa circondariale ci fossi lì io ad aspettarlo. Ecco a parte la mia commozione quando questo ragazzo ha raccontato la storia. Quello che però conta è che quando c’è qualcuno che ti attende allora si può ripartire”.