Resta sempre calda la situazione in zona stazione, a Monza. Durante i controlli quotidiani svolti dalla polizia locale per il rispetto del nuovo regolamento di polizia urbana, venerdì 3 luglio una pattuglia è stata aggredita e un agente, colpito da un grosso masso, ha riportato ferite guaribili in 20 giorni. La violenza è scattata dopo che gli agenti hanno invitato alcuni gruppi di cittadini extracomunitari seduti sulle panchine vicino alla fontana della stazione a non consumare bevande alcoliche in pubblico e a mantenere il distanziamento sociale imposto dall’emergenza Covid-19.
Uno degli stranieri, dopo l’appello inascoltato, invitato a esibire i documenti, ha afferrato un grosso masso, parte dell’arredo della fontana, e l’ha lanciato contro un agente che si trovava a due metri di distanza, raggiungendolo all’addome e al polpaccio. Inseguito dalla pattuglia, dopo aver tentato la fuga, il giovane ha scagliato un altro sasso raccolto da terra, colpendo di nuovo l’agente alla schiena. Sul posto sono intervenute altre due pattuglie della polizia locale in rinforzo, seguite dell’ambulanza per prestare le prime cure mediche: trasportato all’ospedale San Gerardo l’agente colpito è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Il fuggitivo ha abbandonato a terra il suo zaino con documenti e permesso di soggiorno scaduto: si tratta di un cittadino del Camerun di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente presso un centro di accoglienza; è stato denunciato per resistenza, danneggiamento e lesioni aggravate.
«Esprimo massima solidarietà e stima per l’agente aggredito durante il servizio mentre faceva rispettare il nostro regolamento di polizia urbana con senso del dovere e dedizione – ha detto l’Assessore Federico Arena – Da assessore alla sicurezza lancio un forte appello al Governo perché inasprisca subito le leggi, la tolleranza deve essere sotto zero per chi viene qui a delinquere: chi non vuole rispettare le nostre regole non può restare in Italia.»