Ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi, con sospensione della patente di guida per due anni, il camionista accusato di aver causato l’incidente sulla autostrada A14 in cui aveva perso la vita Elisabetta Barbieri, staffettista conosciuta anche in Brianza per le sue collaborazioni con le associazioni animaliste del territorio.
La donna, originaria di Rho, stava trasportando cani e gatti dalla Puglia verso le nuove case insieme al collega Federico Tonin di Arconate, la seconda vittima dell’incidente, e un uomo di Busto Garolfo rimasto ferito: prima dell’alba del 7 febbraio 2021, all’altezza di Gradara in provincia di Pesaro e Urbino, con il loro Ducato erano andati contro il camion dell’autista 24enne pugliese finito di traverso in mezzo all’autostrada dopo aver sbandato e colpito un altro mezzo in sosta in una piazzola.
Per Barbieri e Tonin non c’era stato nulla da fare, troppo gravi le ferite. Nell’impatto era morto anche un pastore tedesco che i volontari stavano trasportando per l’organizzazione no profit “4Zampe nel Cuore”, mentre gli altri animali erano stati poi presi in custodia da un camionista spagnolo di passaggio che si era offerto di portare a termine il loro viaggio.
Il legale del camionista pugliese aveva chiesto una pena inferiore ai due anni, all’imputato era contestato il reato di omicidio stradale con l’aggravante di aver causato il decesso di più persone.
Per essere assistiti, i familiari di Elisabetta Barbieri si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Messaggi di cordoglio per la morte della staffettista erano arrivati dal canile Fusi di Lissone, dall’Enpa Monza e Brianza, dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla.