Innovazione, a partire dal modo di fare impresa, è questa la direttiva che l’amministrazione comunale si impone per gli anni futuri. Si chiama “Monza Attrattiva” il progetto che prevede facilitazioni per progetti di recupero di aree dismesse che contengono le start up innovative che a Monza potranno trovare terreno fertile per le attività che puntano sulla ricerca. Gli strumenti che l’amministrazione mette in campo per facilitare queste attività sono: la riduzione dell’Imu per le aree destinate alla produzione, la riduzione delle imposte sulla pubblicità e la scelta di alcune aree dismesse pubbliche da destinare all’insediamento di questo tipo di attività. Da parte sua, il Comune potrebbe destinare aree come la ex Inail di via Padre Reginaldo Giuliani o aree commerciali non più utilizzate come l’ex supermercato di via Luca della Robbia. Imprenditori o proprietari di immobili dismessi sarebbero così incentivati a ricreare una zona produttiva all’interno delle aree di loro proprietà, puntando sull’innovazione.
L’assessore alle Attività Produttive, Carlo Abbà è il promotore di questa iniziativa: «L’obiettivo del Comune è quello di diventare attore di sviluppo del sistema economico territoriale al fine di sviluppare l’attrattività del territorio per l’insediamento di nuove aziende, lo sviluppo di quelle esistenti e capacità di attrarre investimenti anche internazionali». Le agevolazioni comprendono anche la semplificazione amministrativa con lo sviluppo di uno sportello unico che possa svolgere le funzioni di intermediazione dei rapporti con le pubbliche amministrazioni.
Gli ambiti che il comune vorrebbe incoraggiare sono quelli legati agli “artigiani digitali” (stampa in 3D, realtà aumentata, multimedialità), selezionando le start up con servizi di mentorship. Il programma prevede anche un accordo con Confindustria Monza e Brianza, la Camera di Commercio e Confartigianato per coordinare gli interventi di sostegno allo sviluppo.