Un uomo è stato ucciso in una sparatoria con la polizia nella notte tra giovedì e venerdì 23 dicembre nel piazzale della stazione di Sesto San Giovanni, piazza Primo maggio. L’uomo ucciso, apparente età tra i 20 e i 30 anni, sarebbe il “killer di Berlino”, responsabile della strage di lunedì sera ai mercatini di Natale. Lo ha rivelato, per primo e in esclusiva, il giornale Panorama e poi l’ha confermato l’Ansa.
L’uomo, Anis Amri, era stato fermato per un normale controllo intorno alle 3, ma all’alt avrebbe aperto lo zaino, estratto una pistola e sparato contro gli agenti della Volante colpendo un poliziotto. A quel punto il collega ha sparato, uccidendolo.
Il poliziotto ferito è stato portato in condizioni non gravi all’ospedale San Gerardo di Monza. È ferito a una spalla, dovrà essere sottoposto a intervento. Si tratta di Cristian Movio di Sesto San Giovanni in servizio con l’agente in prova Luca Scatà, 29 anni.
I nomi sono stati rivelati dal ministro Marco Minnini, che ha parlato con gli agenti e ne ha rivelato la “grande professionalità”.
Lunedì sera a Berlino Amri aveva sequestrato un camion polacco, che trasportava un carico partito dall’Italia, uccidendo l’autista e si era lanciato contro i Mercatini di Natale provocando dodici morti e più di cinquanta feriti. Tra le vittime l’italiana Fabrizia Di Lorenzo, 31 di Sulmona.
Secondo le prime informazioni di fonti di sicurezza, il camion venerdì 16 dicembre sarebbe stato in Brianza: è stato accertato in seguito che sarebbe partito da Cinisello Balsamo ,da un’azienda in viale Fulvio Testi quasi al confine con Monza.
Il ministro Marco Minniti ha parlato in conferenza stampa dalle 11 e ha ricostruito i fatti.
«Ho trasmesso all’agente ferito la gratitudine mia personale, del ministero dell’Interno, del capo della polizia e gli ho fatto gli auguri di pronta guarigione e nei prossimi giorni andrò ad abbracciarlo. Ho augurato un buon Natale e gli ho detto che grazie a persone come lui gli italiani potranno passare un Natale più felice. Ringrazio il sistema di sicurezza del nostro paese di cui l’Italia deve essere orgogliosa».
«Due persone straordinarie che facendo il loro dovere hanno reso un servizio straordinario per la comunità. L’Italia deve essere orgogliosa».
(notizia aggiornata il 23 dicembre 2016)