Sovico ricorda il fotografo Roberto Colombo: in mostra “l’arte dell’attimo”

Una mostra a Sovico ricorda il fotogrado Roberto Colombo a un anno dalla morte. All'oratorio San Giuseppe dal 21 al 23 ottobre.
Sovico Roberto Colombo
Sovico Roberto Colombo

Scatti…in mostra – foto di Roberto Colombo”. S’intitola così la mostra fotografica che a Sovico ricorda, con un omaggio del cuore, le istantanee senza tempo del fotografo locale Roberto Colombo, scomparso prematuramente un anno fa.

Sovico ricorda il fotografo Roberto Colombo: dal 21 al 23 ottobre all’oratorio San Giuseppe

Ci sono i colori, i volti, i giochi, le risate. “Scatti…in mostra” vuole rendere omaggio “all’arte dell’attimo” riproponendo istanti di festa, di gioia, di condivisione che si sono succeduti negli anni e solo la sensibilità del fotografo può permettere di godere a distanza di anni. Per coglierli, questi attimi, bisogna esserci, bisogna viverli, bisogna condividerli e Roberto Colombo c’era, sempre, Era il suo mondo.

Ecco il motivo per cui, a un anno dalla sua scomparsa, il Gruppo Sant’Agata e il Comitato Chiesa Vecchia di Sovico, in collaborazione con la Parrocchia di Sovico e con la Comunità Pastorale, hanno promosso da sabato 21 (inaugurazione alle 16.30) a domenica 23 ottobre, all’oratorio San Giuseppe di Sovico, una mostra che vuole ricordare l’autore delle foto, proprio attraverso le sue foto e l’incontenibile gioia di vivere che ha ritratto in vent’ anni di feste e ricorrenze.

Sovico ricorda il fotografo Roberto Colombo: l’archivio conservato dalla moglie Rosaria

«Siamo certi che molti rivedendo se stessi, i propri amici, i propri figli in momenti belli rivivranno gli attimi gioiosi che Roberto ha immortalato per tutti noi affinché potessimo scoppiare in una risata di fronte ad una buffa espressione, scambiare commenti salaci sul come eravamo, additarci a vicenda in un gruppo scomposto e spontaneo proprio come avrebbe fatto lui con i suoi amici, con noi» spiegano i promotori.

L’archivio, conservato dalla moglie Rosaria, è immenso ed è stato difficile selezionare le foto esposte. L’intento è stato quello di sottolineare la sua sensibilità di fotografo, ma anche il suo gusto per il colore, per il gruppo, per lo spirito della festa senza scordare – come diceva – che “le foto più belle le ho scattate con gli occhi e salvate nel cuore”.