Duecentoquindici chili di hashish sequestrati in un parcheggio di Binzago per un valore commerciale di oltre 2 milioni di euro. È l’epilogo di un’operazione condotta dalla Guardia di finanza nucleo di polizia tributaria di Venezia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia direzione distrettuale antimafia. Lunedì 14 dicembre le fiamme gialle si sono appostate nell’area di sosta di via Manzoni all’uscita numero 9 della superstrada Milano-Meda in direzione del capoluogo lombardo.
Erano le 19.15 quando un autoarticolato è entrato nell’area sterrata. Al volante c’era un camionista spagnolo. Risulterà poi essere incensurato. Gli si è avvicinato un marocchino, un ventenne senza fissa dimora con diversi precedenti alle spalle e risultato irreperibile nelle ultime residenze tra cui la provincia di Modena. I due dopo un cenno d’intesa hanno iniziato il trasbordo della roba nell’auto condotta dal marocchino ed è a questo punto che i finanzieri sono usciti allo scoperto. Il camion era imbottito di droga, trasportava ben 215 chilogrammi di hashish. Ingegnoso il sistema per superare eventuali controlli. La sostanza stupefacente, divisa in panetti e inscatolata, era stata occultata sotto uno strato di balle di paglia. I due sono stati arrestati.
Sarebbe la seconda volta che nel posteggio di Binzago avveniva la consegna. L’operazione è frutto di mesi d’indagini svolte dalle fiamme gialle, nei confronti di un sodalizio criminoso con base nel nord Italia e come principale luogo di stoccaggio e smistamento della sostanza stupefacente il Veneto. Una curiosità: l’autista del camion ha dovuto rinviare il viaggio più volte, per l’intensificarsi dei controlli alle frontiere francesi dopo gli attentati di Parigi.