Sos per casi di usura a Monza: «Non sono fenomeni del passato»

Casi di usura segnalati a Monza al numero verde dell'associazione Libera. L'impegno, le statistiche e la tutela delle vittime.
Vittime di usura
Vittime di usura

Se sei vittima di usura e di estorsione, non restare solo. Se hai bisogno di sostegno e di accompagnamento, puoi chiamare Linea Libera all’800 582727”: è questo (all’incirca) il testo del volantino che Libera Monza e Brianza ha distribuito a negozi e attività commerciali del centro storico di Monza nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Sos per casi di usura a Monza: l’impegno dell’associazione Libera in città

Un gesto che gli attivisti hanno ritenuto necessario alla luce «delle recenti chiamate al numero verde, a cui sono stati segnalati alcuni episodi di usura che sembra si siano verificati in città», spiega Valerio D’Ippolito, referente provinciale dell’associazione impegnata, a livello nazionale, nel contrasto alle mafie, alla corruzione e alla criminalità.

Sos per casi di usura a Monza: la paura di ritorsioni e le statistiche

«Estorsione e usura non sono fenomeni di altri tempi, anzi: tutto il contrario. Sembrano forse lontani da noi perché sono molto difficili da intercettare»: è la paura di ritorsioni a spingere molte vittime al silenzio. «Per questo è importante far arrivare a quante più persone possibili il messaggio che non si è soli, nemmeno in queste circostanze: Libera è e sarà sempre al fianco di chi vuole trovare la forza di denunciare».

Che le estorsioni non siano purtroppo passate di moda, lo ha ricordato anche il Sole 24 Ore nella consueta indagine che annualmente dedicata alla qualità della vita nelle diverse province italiane: cercando l’indicatore “estorsioni” per Monza e Brianza il dato che emerge per il 2022 è di 12,7 denunce ogni 100mila abitanti. In Brianza si contano poco meno di 900mila residenti (873mila circa): si arriva quindi in fretta a stimare in oltre un centinaio le denunce che, complessivamente, possono essere state presentate alle forze dell’ordine nel corso dei dodici mesi dello scorso anno.

Un dato, questo, che colloca Monza e Brianza al 91esimo posto della classifica a livello nazionale (il primo posto è occupato da Livorno, con 45,5 denunce ogni 100mila abitanti e l’ultimo da Campobasso, con appena 7,1 denunce): poche, soprattutto se si ricorda che «qualche anno fa grazie un’importante inchiesta è stato possibile smantellare, proprio qui in Brianza, una banca clandestina dell’ndrangheta» che muoveva e faceva girare milioni e milioni di euro.

Sos per casi di usura a Monza: assistenza gratuita dall’associazione alle vittime

D’Ippolito si riferisce alle indagini (operazione Tibet) che la polizia di stato di Milano, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo, ha realizzato ormai una decina (abbondante) di anni fa: la banca clandestina aveva sede a Seveso e accumulava denaro proveniente dall’usura e dal riciclaggio, per poi trasferirlo all’estero oppure ripulirlo investendolo nell’economia sana.

«Ora come Libera prenderemo in carico le segnalazioni: ascolteremo le testimonianze e cercheremo di accompagnare queste persone alla denuncia, assistendole gratuitamente: si tratta di un percorso molto delicato e noi faremo il possibile per non farle sentire sole». Perché, ancora oggi, il timore di non avere vie d’uscita può paralizzare.