Sono in programma giovedì a Milano i funerali di un ragazzo di 14 anni che praticava arrampicata sportiva per una società di Agrate Brianza. Ma dietro alla morte di Igor Maj, il nome è stato reso noto dai genitori in un appello diffuso mercoledì sui social network, emerge uno scenario legato alle sfide estreme del web: era stato trovato senza vita nella sua camera e dalle indagini sul computer e smartphone sarebbero emerse visite a siti web dove si gioca a “blackout”, che spinge i ragazzi a sfidare il soffocamento.
Lo hanno scritto i genitori, lo ha approfondito il presidente della storica società dei Ragni di Lecco che ben conosceva il giovane sportivo spesso compagno di allenamenti e gare dei suoi tesserati. Secondo quanto trovato dagli investigatori – da verificare se in tempi compatibili con il suo gesto – si sarebbe collegato a un sito di “blackout”, che consiste nel privarsi dell’aria per periodi sempre più lunghi fino a svenire per poi riprendere conoscenza.
“È stata la mamma che ci ha scritto il risultato dell’indagine, e che ha chiesto che il tutto venisse divulgato, per diffondere questo incomprensibile, ma reale (ed esistente da decenni, ma sempre più in espansione per la capacità virale dei video. ATTENZIONE, ci sono addirittura molti video didattici che ne spiegano “l’utilizzo” per non andare a scuola in interrogazione!!) pericolo mortale – ha scritto Fabio Palma sulla pagina Facebook dei Ragni – Igor Maj, tanto amico dei nostri ragnetti, fortissimo scalatore quattordicenne, esuberante e fisicamente una vera e propria forza della natura, figlio di una famiglia fantastica, all’insaputa di tutti ha voluto provare il Blackout, una criminale procedura (lo chiamano gioco, noi non lo vogliamo chiamare così) che sfida il soffocamento, e che ha già mietuto tante vittime adolescenti, e non solo, nel mondo”.
La famiglia ha diffuso un appello: “Fate il più possibile per far capire ai vostri figli che possono SEMPRE parlare con voi, qualunque stronzata gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale”.
I funerali sono in programma alle 15.30 al cimitero di Lambrate. Il ragazzo gareggiava per la società Boulder&co di Agrate Brianza, che in segno di rispetto ha annullato una festa in programma venerdì.