«Non bisogna rischiare di cadere nell’equivoco della contrapposizione politica: è stata ripristinata la legalità»: sono le parole con cui il sindaco di Monza ha commentato lo sgombero del Foa Bocaccio, in via Rosmini, la mattina di martedì 13 luglio.
Per il primo cittadino «un’area privata non può essere occupata abusivamente. Il nostro ordinamento non prevede l’esproprio proletario. Riteniamo che nella nostra città non possano esistere “zone franche” e l’occupazione dell’area di via Rosmini non poteva essere più tollerata. Ringrazio tutti gli agenti delle forze dell’ordine che hanno partecipato all’operazione e la questura che ha coordinato l’intervento».
Per l’assessore alla sicurezza Federico Arena l’intervento della questura (al quale ha collaborato la polizia locale) «è un segnale positivo da parte dello Stato verso una sacca di illegalità intollerabile, alimentata da un gruppo di fuorilegge che giocano a fare gli anarchici credendosi intoccabili. Le regole, invece, valgono anche per loro».
«È anche un sospiro di sollievo per i residenti che per anni sono stati costretti a vivere in ostaggio di questi facinorosi – ha concluso l’assessore -. Questa amministrazione, al contrario di altre, ha smesso di rimanere in religioso silenzio, non potendo più accettare il susseguirsi di occupazioni abusive dell’area di via Rosmini».