Un italiano, un albanese e un romeno chi è la vittima, chi è il ladro e chi ha bloccato il topo d’appartamento? Per la maggioranza degli italiani sarebbe automatico accollare le note negative agli stranieri, ma questa volta avrebbero torto. Infatti è soltanto grazie a un romeno che un pensionato italiano ha evitato di ritrovarsi la casa svuotata da un albanese. Il romeno ha bloccato il topo d’appartamento sul pianerottolo e non ha mollato la presa nemmeno quando il furfante ha reagito a suon di calci e pugni. Immediato l’intervento dei carabinieri della compagnia di Seregno e l’arresto dell’autore, che ora deve rispondere del duplice reato di rapina impropria e aggressione.
I fatti sono accaduti domenica 27 dicembre in via della Repubblica, il lungo rettilineo che viaggia a ridosso dei binari e collega il centro cittadino a Cesano Maderno. Non era nemmeno tardi, le 18.30 al massimo, quando un romeno di 32 anni ha sentito dei rumori provenire dall’appartamento confinante. Sapeva che il proprietario, un pensionato di 77 anni, era assente. Era fuori casa ospite da parenti. Quindi cosa stava accadendo? Chi c’era nel suo appartamento? Uscito sul pianerottolo il trentaduenne ha incrociato un uomo. La sua era una faccia mai vista. Venticinque anni, risulterà poi essere un albanese senza fissa dimora. In mano aveva dei monili in oro come un orologio e oggetti vari. Il coraggioso vicino romeno non si è tirato indietro, non ha girato la testa dell’altra parte, anzi ha chiesto conto della sua presenza. L’albanese non ha aperto bocca, ma ha reagito.
Scoperto e certo che la cosa sarebbe finita male per lui, ha tentato in tutti i modi di scappare. Il trentaduenne non ci ha pensato due volte a bloccarlo. L’albanese ha iniziato a tirare calci, strattoni, lo straniero non ha mollato la presa. In tutto questo trambusto i due urlavano e questo ha richiamato l’attenzione degli altri residenti nel condominio, che vista la scena, hanno chiamato i carabinieri. In pochi minuti sul posto c’era già una gazzella dei carabinieri della compagnia di Seregno. I militari raccolte le testimonianze, riscontrato lo scasso e rinvenuta la refurtiva, hanno accompagnato l’albanese in caserma. Alzando le mani contro il coraggioso vicino di casa, per fuggire con gli oggetti in oro appena rubati, il venticinquenne si è macchiato del reato di rapina impropria. Non solo i calci e pugni contro il romeno si sono tradotti nell’accusa di aggressione.