Seveso, “In quattro, un lavoro part time e sempre fuori dalla graduatoria case popolari, possibile?”

Il grido di allarme di una madre che chiede aiuto, il Comune: "Abbiamo contribuito più di una volta, ma non siamo una onlus e abbiamo oltre 700 assistiti"
Il municipio di Seveso

«Siamo disperati, con una minima entrata fissa, l’affitto da pagare e le bollette sempre più care». È il grido d’aiuto che lancia una donna residente a Seveso con la famiglia. “In tutto siamo in quattro, mio marito lavora part-time, io devo occuparmi di nostra figlia che ha qualche problema di salute. Pochi mesi fa abbiamo ricevuto lo sfratto, ci siamo rivolti al comune per capire la nostra posizione in graduatoria, ma dopo dieci anni siamo sempre fuori dalle case popolari. Ora i miei figli sono maggiorenni, ma nemmeno quando erano piccoli rientravamo nelle caratteristiche necessarie. Ci chiediamo come sia possibile“.

Seveso, la famiglia in difficoltà: “Presto ci staccheranno la corrente”

Allora siamo andati in affitto da privato e paghiamo 600 euro al mese, mio marito ne guadagna pochi di più. Poi ci sono le spese, le bollette e tutto il resto. I servizi sociali ci hanno aiutato con 1500 euro, ma non bastano, il comune non fa abbastanza. Siamo in difficoltà, probabilmente presto ci staccheranno la corrente“.

Seveso, l’assessore: “Non siamo una onlus, abbiamo oltre 700 assistiti sui dare aiuto”

Dal Comune riscostruisce gli eventi l’assessore ai Servizi Sociali Michele Zuliani: «La famiglia è formata da quattro adulti, come comune abbiamo contribuito più di una volta, ma non siamo una onlus e abbiamo oltre 700 assistiti ai quali dare aiuto. Noi proponiamo la ricerca lavoro, per il recupero di una dignità economica e lavorativa per essere indipendenti, ma purtroppo abbiamo ricevuto poca collaborazione».