Seveso: botte tra bambini alle elementari, esposto di un papà ai carabinieri

Il papà di un bambino che frequenta le scuole elementari a Seveso ha presentato un esposto ai carabinieri segnalando le botte subite dal figlio
Botte tra bambini, esposto ai carabinieri
Botte tra bambini, esposto ai carabinieri

«Sono molto preoccupato e, proprio per questo, credo che sia giusto che l’opinione pubblica conosca la gravità di quel che sta accadendo». A parlare è il papà di un bambino di 11 anni residente in zona Baruccana, che sta per terminare il ciclo della scuola primaria alla Toti di via Gramsci. Qui, secondo quel che il genitore ci ha raccontato di persona e che ha descritto in un esposto ai Carabinieri, presentato lunedì 21 maggio alla stazione locale, la situazione per il figlio è ormai diventata insostenibile. «Venerdì 11 maggio -ha spiegato l’uomo- il mio ragazzo è stato per l’ennesima volta aggredito da un compagno, che gli ha afferrato il braccio con una mano, mentre con l’altra ha cercato di tirargli un pugno. Alla scena ha assistito per fortuna un’insegnante, che ha prontamente bloccato il responsabile».

La narrazione a questo punto è entrata nel merito: «Qualche giorno più tardi, mio figlio ha trovato la forza di riferirci la circostanza. Ho pertanto chiesto un colloquio con la docente, che mi è stato concesso. Nell’incontro, l’insegnante ha confermato tutto davanti ad una collega e pertanto l’ho ringraziata per il suo intervento. Ho quindi avvertito entrambe che avrei esposto i fatti ai Carabinieri».

Come anticipato, l’Arma ha ricevuto la segnalazione del caso lunedì 21 maggio. «Faccio presente che non si tratta del primo episodio -ha continuato il genitore-. La problematica si trascina già dal precedente anno scolastico, ma siamo sempre stati fiduciosi che prima o poi sarebbe andata incontro ad una soluzione. Circa tre mesi fa, al verificarsi dell’ennesimo atto di bullismo e di vessazione nei confronti di mio figlio, domandai un colloquio al padre del suo compagno. Quest’ultimo volle un faccia a faccia tra i bambini, nel quale l’aggressore negò tutto. Io non mi fermai e misi al corrente le docenti di quanto era successo e del confronto con la famiglia del compagno di mio figlio».

Figlio che ora, a parere del padre, non attraversa un periodo felice: «È terrorizzato, anche per via di vari atti intimidatori cui lo ha sottoposto il suo compagno, che ha affermato che sarebbe venuto a casa nostra di notte e gli avrebbe dato una coltellata nelle parti basse. Il ciclo della primaria per entrambi volge ormai a conclusione, ma a settembre i due ragazzi si ritroveranno nella secondaria di primo grado Don Giussani e si potrebbero incrociare per strada sia all’ingresso che all’uscita, senza dimenticare che siamo quasi vicini di casa. Questo non ci fa stare tranquilli». Raccolta la testimonianza del genitore, ci siamo rivolti a Lara Parravicini, dirigente scolastica del comprensivo di via Adua, di cui la Toti è parte, chiedendo un suo commento: «Mi limito a dire che ho trasmesso ai Carabinieri le relazioni delle insegnanti. Non si tratta di casi di bullismo e la situazione è monitorata costantemente».