Seregno, sul caso Aeb il leghista Corbetta invita il sindaco Rossi alle dimissioni

Il capogruppo in consiglio regionale ritiene le accuse gravi ed auspica che la magistratura faccia chiarezza nel breve. Sotto la lente il ruolo del Partito democratico nella procedura
Attilio Fontana in piazza Vittorio Veneto a Seregno, in occasione della recente campagna elettorale per le amministrative. Con lui, Giacinto Mariani ed Alessandro Corbetta

L’elenco di commenti alla chiusura delle indagini in merito all’operazione di integrazione societaria ed industriale tra Aeb ed A2A, decisa dalla procura della Repubblica di Monza, con la notifica conseguente di sei avvisi per turbativa d’asta ai politici o ai tecnici coinvolti, non si ferma. Anche Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in consiglio regionale, ha fatto sentire la sua voce in proposito.

Aeb: l’invito a prendere esempio da Giacinto Mariani

«Le accuse contro il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo di Seregno per turbativa d’asta in concorso sono molto gravi -spiega Corbetta-: mi auguro che la giustizia faccia presto chiarezza su quanto è realmente accaduto, perché è giusto che i cittadini sappiano se ci sono state irregolarità o favoritismi nella fusione societaria tra Aeb e A2A». Corbetta ha quindi proseguito: «Attendiamo di conoscere ulteriori sviluppi formali della vicenda. Da quanto emerge, però, appare evidente che sia necessario far luce su diversi punti, come sul ruolo che hanno avuto alcuni esponenti del Partito democratico nella fusione, nonché sulla volontà dell’amministrazione di impedire all’opposizione comunale di conoscere la documentazione sulla procedura in questione. Visti le accuse e il procedimento in corso, suggeriamo a Rossi di fare un passo indietro a tutela sua e di tutta Seregno. Prenda esempio da Giacinto Mariani, che non esitò a dimettersi dalla carica di vicesindaco per far sì che il procedimento a suo carico non inficiasse l’andamento della macchina comunale. Procedimento da cui è stato recentemente assolto».