Le iniziative programmate per il “giorno della memoria” a Seregno, sono iniziate giovedì mattina, 27 gennaio, con la rivisitazione di una stele, dimenticata e arrugginita da molti anni, posta all’interno di un piccolo spazio pubblico del più ampio “parco 2 Giugno”. Il sindaco Alberto Rossi, alla presenza del gonfalone della città, nel suo intervento ha ricordato che: “questa stele è insieme, la testimonianza della memoria ma contemporaneamente l’allegoria di quanto accade alla memoria quando non viene adeguatamente coltivata, onorata, valorizzata. Una stele posata il 19 febbraio 2005. Diciassette anni fa è stata posata qui, in questo tratto che porta ad accedere ai viali interni del parco della Porada. Presidiava questo tratto, piantumato di alberi che oggi vogliono essere un piccolo bosco della memoria. La stele era stata posata a seguito di una decisione del consiglio comunale dei ragazzi di allora. Una scelta che doveva aiutare a ricordare”.
Il primo cittadino ha proseguito dicendo: “Di questa stele la città si è completamente dimenticata. Solo pochi mesi fa, casualmente e provvidenzialmente, un cittadino ha riportato all’attenzione di tutti la stele che era molto ammalorata. L’abbiamo ripristinata. Lo abbiamo fatto adeguando il linguaggio grafico ad un gusto più contemporaneo, ma conservando la data di posa:19 febbraio 2005”. Ha concluso con un invito: “Prendiamoci cura del ricordo e dei segni che tengono vivo il ricordo”.
La stele sul lato frontale porta la scritta: “ Bosco della memoria” (all’interno di un filo spinato) e sotto: per non dimenticare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e di tutti i deportati italiani nei campi di concentramento nazisti. Firmato Il consiglio comunale ragazzi e Amministrazione comunale”. Sul lato posteriore è stata riportata la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”.