Seregno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, ma il consiglio si divide

Il consiglio comunale di Seregno nella seduta di martedì 1 febbraio ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che era stata conferita il 12 maggio 1924. La mozione ha diviso i presenti.
Seregno - Lo stemma del Comune di Seregno
Seregno – Lo stemma del Comune di Seregno

Il consiglio comunale di Seregno nella seduta di martedì 1 febbraio ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che era stata conferita il 12 maggio 1924. La mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Davide Ripamonti, Renato Minotti e Luca Lissoni, è passata con 13 voti, mentre si sono astenuti il presidente del consiglio Pietro Amati (Ripartiamo Insieme) e Antonino Foti (Italia Viva). Prima del voto aveva abbandonato l’aula Aurelio Tagliabue (Pd), assente Vismara (Ripartiamo insieme).

Un plauso alla decisione è stato espresso dalla “Rete associazioni e giustizia sociale di Seregno” a cui aderiscono Anpi Seregno, Collettivo AG!Tamente, comitato antifascista, Acli Seregno, gruppo scout Agesci Seregno 1, Dare un’anima alla città, amici cinema Roma, casa della sinistra, Cgil e Cisl Monza e Brianza, Legambiente Seregno.

L’Anpi sezione “Livio Colzani” di Seregno con i suoi tesserati ha espresso grande soddisfazione per la decisione, e in una nota ha ribadito che “connota Seregno come città antifascista e democratica, perché questo è il significato profondo della revoca della cittadinanza onoraria al dittatore Benito Mussolini. Non si tratta di cancellazione o revisione della storia bensì ribadisce e ricorda, attraverso la memoria collettiva un periodo buio e oscuro della storia italiana. Ridà giustizia alle vittime, a chi ha subito le persecuzioni, la sopraffazione e la violenza del regime fascista e onora la lotta partigiana e del popolo italiano che lo ha combattuto e vinto, consegnandoci così libertà, democrazia e la Costituzione repubblicana. Una decisione che è una chiara e netta dichiarazione che in Seregno oggi non c’è posto ne spazio per nostalgie e nostalgici di un regime barbaro che portò l’Italia alla rovina”.

Il gruppo di minoranza di Lega e Forza Italia, assente il rappresentante di NoixSeregno, non ha partecipato al voto.

Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega nel suo intervento ha detto: “Una mozione esclusivamente strumentale, un tentativo di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dall’indagine della Procura sull’operazione Aeb-A2a. Fatti avvenuti oltre 80 anni fa vanno consegnati agli storici che non peccano di revisionismo o strumentalizzazionione. Avremmo condiviso la mozione se avessero espresso una condanna in egual misura nei confronti del comunismo, di cui molti di voi sono ancora legittimi eredi”.

Ha concluso così: “Non siamo fascisti e il fascismo è una piaga enorme, ma così si vuole cancellare la storia e bisogna contestare tutti gli atti di violenza”.

Seregno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, ma il consiglio si divide
) Lo scritto autografo di Benito Mussolini durante la breve sosta a Seregno nel marzo 1923

Sulla stessa falsariga Ilaria Cerqua di Forza Italia. La cittadinanza onoraria a Mussolini era stata conferita il 12 maggio 1924 nella Casa comunale di Seregno dal Grand Ufficiale dottor Federico Spariani, regio commissario per la straordinaria amministrazione del comune, assistito dal segretario cavalier Nicola Defabritiis “interpretando i sentimenti della popolazione di Seregno a manifestare in suo nome un sentito omaggio al capo del governo pura espressione della generosa stirpe italiana”.

Mussolini nel marzo 1923 mentre si stava dirigendo con il treno da Milano ad Arosio a visitare l’istituto Grandi invalidi nervosi di guerra, aveva fatto sosta a Seregno visitando la prima sede del Fascio locale il cui ufficio era posto al piano superiore del bar della stazione. In quella occasione aveva rilasciato un attestato autografo su un foglio di carta intestata del Pnf (partito nazionale fascista) chiamando il Fascio di Seregno “fiaccola che splende su tutta la Brianza”.