È in programma lunedì 11 novembre, alle 14.30, nella chiesa del Lazzaretto a Seregno, il funerale di Filomena Mandarino, vittima dell’incidente stradale di via Galilei. Alle 11.30 circa di lunedì 4 novembre, all’altezza dell’intersezione con la via Sanzio, la donna residente nel quartiere era entrata in collisione con un autocarro di proprietà di una ditta locale mentre viaggiava in sella alla sua bicicletta.
L’urto era stato immediatamente fatale a Mandarino, che era stata di fatto schiacciata da una delle ruote sul lato destro del veicolo.
Seregno: lunedì al Lazzaretto i funerali di Filomena Mandarino, l’interrogazione sulla sicurezza da parte di Edoardo Trezzi
Dopo la tragedia, Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, ha protocollato un’interrogazione indirizzata al sindaco Alberto Rossi, in cui ha sottolineato le condizioni del manto stradale in via Galilei, chiedendo il suo ripristino, oltre ad una potatura «delle piante che oscurano i lampioni ed i cartelli stradali in tutta la città» ed alla valutazione di un divieto della circolazione «dei veicoli pesanti in determinate zone, onde evitare in futuro ennesimi incidenti».
Dopo i rilievi, la salma della donna è poi stata messa a disposizione delle autorità inquirenti, che hanno disposto l’effettuazione dell’autopsia, necessaria probabilmente per chiarire se la sessantatreenne abbia accusato un malore che possa aver contribuito all’urto drammatico.
Seregno: lunedì al Lazzaretto i funerali di Filomena Mandarino, il ricordo del figlio
Originaria di San Mauro Marchesato, piccolo centro di poco meno di 2mila abitanti della provincia di Crotone, Filomena Mandarino abitava in via Macallè, nel quartiere Lazzaretto, dove era un volto molto conosciuto e stimato. Vedova da una trentina di anni, era circondata dall’affetto dei tre figli Giuseppe, Annalisa e Antonio D’Alfonso.
Proprio Giuseppe, il giorno dopo l’incidente, aveva affidato a Facebook un pensiero carico di emozione, per ricordare la mamma: «Sono passate solo poche ore da quando ormai non ci sei più, ma mi sembra già troppo. Da quando è venuto a mancare papà, ti sei presa tutte le responsabilità da sola, senza chiedere aiuti a nessuno, ed hai cresciuto me, mio fratello e mia sorella come se niente fosse. Sei stata una delle donne più forti al mondo ed infatti solo un tragico evento avrebbe potuto portarti via. Riposate in pace e da lassù date sempre un occhio a noi ed ai vostri nipotini».