“Coloriamo Seregno”, è la proposta nata da un’idea dell’estroso artista concittadino Giuseppe Paleari. Un progetto che ha esposto amichevolmente durante le tradizionali conversazioni nei circoli artistici della città e anche delle cittadine limitrofe o nei negli ambienti del settore, trovando molto credito e attenzione, tanto da essere stato incoraggiato e sollecitato ad insistere su questa strada.
“Una città è viva non solo dal punto di vista commerciale- ha spiegato Paleari- ma anche con un po’ di tono alle pareti, tanto da renderla più simpatica, accogliente. Ho pensato che su tanti muri o pareti vuote, invece, di osservare quelle orribili scritte insignificanti e imbrattanti dei graffitari o writers, bene starebbero delle macchie di colore. Macchie di colore, però, ben studiate e regolate con una certa disciplina, con i giusti accostamenti e pesi di colore. Questa mia idea ha già trovato adesione e terreno fertile tra un gruppo di artisti locali che hanno garantito la loro disponibilità. Per creare le macchie di colore saranno usati colori acrilici resistenti all’acqua. Le macchie di colore starebbero bene nel sottopasso pedonale di via Magenta o in angoli dove filtra poco sole del centro storico, tanto da rischiarare quegli ambienti e renderli così più luminosi e allegri”. Quindi ha aggiunto:” ho già sottoposto l’idea all’assessore alla cultura che ha preso buona nota riservandosi una risposta dopo aver vagliato con i competenti uffici comunali gli angoli da poter utilizzare. In questo progetto i e alcuni miei colleghi crediamo fortemente”. Interpellato al proposito l’assessore alla cultura Federica Perelli ha detto: “ come amministrazione avevamo già nel nostro calendario di attuare una “street art” per coinvolgere i ragazzi. Stiamo facendo una mappatura degli spazi e il progetto di Paleari potrebbe rientrare in questa serie. Debbo dire che a noi si sono rivolti molti soggetti che desiderano attuare e realizzare questo tipo di arte. Le sollecitazioni non mancano. C’è voglia di arte in città, ed un valore che può contribuire alla riqualificazione dei quartieri. Un progetto di ampio respiro”.
Se le “macchie di colore” dovessero trovare applicazione sarebbe un piacevole ritorno di quanto è stato fatto in passato con la “pinacoteca all’aperto” degli anni Settanta ideata da Franco Cajani che con la collaborazione compiacente di artisti di fama come: Giorgio Michetti, Franco Vasconi, Remo Brindisi, Carla Tolomeo, Carmelo Cappello, Ernesto Treccani, Ernesto Muscetra, avevano creato in città una piccola Arcumeggia, tra l’ammirazione dei passanti e visitatori. Opere, attualmente, che si possono osservare all’interno di diversi edifici pubblici.