Seregno, la cardiologa Raco torna in Nepal a supporto delle ragazze di Barhoul

Il viaggio, con il coordinamento del Vispe di Badile, servirà per offrire un supporto medico alla popolazione della zona delle risaie, molto povera
Roberta Raco in uno dei suoi precedenti viaggi umanitari in Nepal

«Vado per un’emergenza, su sollecitazione della missione del posto, purtroppo senza mio marito Marco Arioli, che non potrà essere con me per problemi di lavoro. Ma l’ambizione di entrambi è quella, un giorno, di poter rimanere là più a lungo, rispetto a quanto farò stavolta, per essere utili alla popolazione locale». La voce di Roberta Raco, cardiologa seregnese, figura molto apprezzata sul territorio, tradisce un misto tra entusiasmo ed emozione, quando racconta del suo prossimo ritorno in Nepal, dove con il suo consorte era già stata l’ultima nel 2019, con l’appoggio del Vispe (volontari italiani solidarietà paesi emergenti), associazione umanitaria con sede a Badile, nel milanese.

Nepal: previsti corsi di igiene ed educazione sessuale

I coniugi Arioli in Nepal

«Partirò venerdì 21 aprile -spiega- e rientrerò lunedì 8 maggio. Rispetto all’esperienza più recente, non mi fermerò a Pokhara, dove sono appena stati altri colleghi, ma sarò a Barhoul, nella zona delle risaie». Lì si trova una casa delle Piccole Apostole di Gesù, che Raco aveva conosciuto quattro anni fa, prima dello scoppio della pandemia da Covid 19, che ha rallentato i progetti di un ritorno, e con le quali è rimasta in contatto: «C’è la necessità di un medico e quindi ho anticipato la tempistica, considerato che con Marco avevamo ipotizzato di muoverci a fine anno. L’intenzione è di sfruttare le settimane di permanenza per proporre di nuovo corsi di igiene e di educazione sessuale nelle scuole, ma anche nei villaggi più poveri del circondario. In questo caso nel Nepal, in particolare in un’area così povera, ci si scontra con una realtà sociale incancrenita. Le gravidanze precoci sono numerosissime, prova ne sia che spesso le neo mamme più vecchie hanno soltanto 21 o 22 anni. Le ragazzine in gravidanza sono viste come qualcosa di sporco e frequentemente vengono mandate a partorire, da sole, nelle stalle. Nel 2019, questa tipologia di lezioni ebbe riscontri positivi». Ma non finisce: «L’idea è di delineare inoltre un progetto a favore dei disabili, che vengono tenuti nascosti nelle abitazioni dalle loro famiglie. C’è molto da fare, da questo punto di vista: il presidente del Vispe è già sul posto, con la volontà di essere un apripista».

Nepal: servono farmaci per la popolazione locale

Roberta Raco con un bambino nepalese

La collaborazione di Raco ed Arioli con il Vispe, durante l’emergenza sanitaria, è stata fruttuosa: «Marco ha curato una graphic novel, che dopo qualche presentazione in chiave ristretta, sabato 25 marzo presenterà finalmente, come si conviene, a Melegnano. I proventi della vendita sono andati al finanziamento delle borse di studio per i ragazzi in Burundi. Io in Burundi sono invece riuscita a fare arrivare un ecografo, che da noi era ormai da rottamare, ma che là è un apparecchio prezioso». La chiosa riporta in Nepal: «Sto raccogliendo farmaci da portare con me. Occorrono tachipirine, antidolorifici, pomate antibiotiche, a base di cortisone o per i funghi. Se qualcuno volesse contribuire con una donazione di materiale, non con soldi, può scrivere alla mail roberta.cuore74@gmail.com».