Le voci sempre più insistenti di modifiche della legge regionale sulla sanità, in particolare per gli ambiti territoriali, ha rianimato il direttivo del Cob (comitato ovest Brianza), che ha sede a Seregno, e che dal 2015 si sta battendo per sensibilizzare l’opinione pubblica, medici, primari, addetti alla sanità e amministratori locali contro l’inopinata divisione operata sulla Brianza, approvata dall’allora assessore alla sanità Fabio Rizzi. In particolare per l’ovest Brianza di gran lunga l’area più popolosa: 550 mila residenti sugli 800 che conta l’intera provincia . Tutto questo alla luce di quanto sta avvenendo a Menaggio che sembrerebbe prossima a lasciare l’aggregazione con Sondrio per ritornare a prima del 2015 con il territorio riferibile all’ex Ussl 18 con l’Ats Insubria e l’Asst Lariana Como.
Richieste di tornare all’antico provengono anche dall’ospedale di Angera per l’aggancio con Varese lasciando Gallarate e anche dalle zone del mantovano e del cremonese. La Brianza ovest vorrebbe che l’ospedale di Desio ritorni a far parte di un’azienda quella con Vimercate, scorporata da Monza, e il potenziamento del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno, privo di due primari e con personale infermieristico sottodimensionato.
Dell’iniziativa abbiamo investito il consigliere regionale Andrea Monti, il quale ad una nostra precisa domanda sulle modifiche in atto in ambito sanitario territoriale ha risposto: «La riforma ha cambiato tanto, ma attualmente necessità di un tagliando. In giunta regionale e in consiglio se ne sta parlando, ma se debbono essere rivisti i confini deve valere per tutti. Auspico la logica del tutti o nessuno. La mia proposta è quella del ritorno di Desio con Vimercate. L’assessore alla sanità Giulio Gallera è a conoscenza della richiesta della Brianza che mai in questi anni nessuno aveva avanzo ufficialmente».
Una delegazione del Cob capeggiata dal portavoce Antonio Colombo era stata in regione il 24 luglio dove aveva incontrato i rappresentanti della Lega Nord esponendo le problematiche dell’assurda suddivisione territoriale della sanità in Brianza e le sue conseguenze negative.