Il caso dell’edificio di via Milano a Seregno, da tempo ormai al centro di polemiche ed oggetto di attenzione in città, forse inevitabilmente è stato al centro anche del tavolo di confronto sulla sicurezza, che era già convocato prima del raduno di sabato e che mercoledì è stato ospitato dalla Prefettura di Monza e Brianza. Con il sindaco Alberto Rossi c’erano, tra gli altri, il prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, il questore Davide Sinigaglia e i massimi rappresentanti a livello provinciale di tutte le forze dell’Ordine.
«Questo conferma una volta di più, se mai ve ne fosse bisogno, che l’attenzione su quel che accade è massima e coinvolge le istituzioni ai massimi livelli – ha commentato il sindaco – C’è stata convergenza di tutti i presenti sull’opportunità di un continuo monitoraggio della situazione: lo faremo noi tramite la polizia locale (abbiamo effettuato un sopralluogo anche martedì), lo faranno carabinieri e polizia. Al momento attuale, la situazione non pare debba destare significative preoccupazioni riguardo all’ordine pubblico, ma certamente la guardia rimane alta.Sappiamo tutti che un ritrovo il sabato sera mal si concilia e anzi stride con la destinazione d’uso di laboratorio produttivo che è riconosciuta all’immobile e perciò metteremo in atto azioni congiunte e condivise con le realtà istituzionali e le forze dell’ordine, nel rispetto della legge. C’è da questo punto di vista un’identità di vedute molto positiva tra gli attori coinvolti. Le regole ci sono e tutti le devono rispettare, senza se e senza ma. Allo stesso tempo, però, ritengo sia opportuno in questa fase evitare strumentalizzazioni che, lo ripeto ancora una volta, non poggiano su alcuna prova. L’amministrazione sta lavorando e non è dormiente in alcun modo».