Come è ormai tradizione consolidata, la sezione di Seregno del Cai ha scelto la prima domenica di luglio per aprire ufficialmente la stagione estiva del rifugio Longoni, piccolo edificio sulle montagne della Valmalenco, in territorio di Chiesa in Valmalenco, che è di sua proprietà e che viene gestito quotidianamente dalla guida alpina Elia Negrini: in giornata apprensione per un socio colpito da un malore e ora ricoverato.
L’appuntamento ha coinciso con la celebrazione dell’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione del plesso, avvenuta nell’estate del 1938 con la finalità di ricordare Elia ed Antonio Longoni, i due fratelli seregnesi caduti entrambi in battaglia nel 1916, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, nel pieno della prima guerra mondiale. Anche per questo motivo, il nuovo sindaco di Seregno Alberto Rossi ha voluto essere presente, sobbarcandosi la salita a piedi da Chiareggio, che richiede normalmente due ore e mezza di tempo. La giornata, che ha registrato la consueta partecipazione numerosa da parte degli amanti della montagna, ha vissuto un momento di apprensione quando un socio del Cai di Seregno, un uomo di 63 anni residente al Lazzaretto, ha accusato un malore di natura cardiaca durante la santa Messa che don Francesco Scanziani stava officiando.
Per questo motivo, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, che è atterrato su uno sperone di roccia a ridosso del rifugio ed ha poi trasportato il paziente all’ospedale di Sondrio per le cure del caso. Da quel che è filtrato, le sue condizioni non fanno temere pericoli per la sua vita. «Al netto di quanto è accaduto -ha commentato il sindaco Rossi-, l’esperienza è stata molto positiva. L’ambiente che ho conosciuto è davvero eccezionale».