Seregno, gli avvocati dell’ex presidente di Aeb Bracchitta: «Lecito l’operato di tutti nell’operazione con A2A»

I difensori sono intervenuti a pochi giorni dall'udienza preliminare di venerdì 5 aprile, che deciderà il rinvio a giudizio o meno delle persone coinvolte nell'inchiesta della procura di Monza
Loredana Bracchitta

«Riteniamo opportuno precisare, alla luce della documentazione esaminata e dei dati di bilancio di Aeb, che tale operazione è stata condotta indiscutibilmente ad esclusivo vantaggio dei Comuni soci e, dunque, dei cittadini». È il passaggio saliente dell’intervento degli avvocati Fabrizio Ventimiglia, Davide Zaninetta e Roberto De Vito, legali difensori di Loredana Bracchitta, fino a pochi mesi fa presidente di Aeb, a pochi giorni dall’udienza preliminare fissata per venerdì 5 aprile, in cui il Gup del tribunale di Monza Elena Sechi deciderà il rinvio a giudizio o meno delle persone coinvolte nell’inchiesta inerente l’operazione di integrazione societaria con A2A.

Aeb-A2A: un’operazione nel rispetto delle regole vigenti

«Siamo certi -proseguono gli avvocati- che la magistratura riuscirà ad accertare come tutti i soggetti coinvolti abbiano operato nel pieno rispetto delle regole e delle normative vigenti, a partire dai manager espressione dell’azionista pubblico di maggioranza, il Comune di Seregno. È utile ricordare che l’aggregazione industriale in questione, fortemente voluta ed approvata dalla stragrande maggioranza dei Comuni soci, sia stata ritenuta necessaria alla luce del contesto economico e di mercato, come peraltro testimoniato dallo studio di inquadramento strategico richiesto dalla società sin dal 2019, e sia stata realizzata sulla scorta di plurimi pareri resi da primari consulenti, con il conforto di valutazioni svolte da advisor di standing internazionale, per poi essere sottoposta al vaglio delle Autority e degli esperti nominati dal tribunale di Milano».

Aeb-A2A: i soci a conoscenza di ogni aspetto dell’operazione

I legali dell’ex presidente hanno quindi concluso: «Ogni aspetto dell’operazione è stato sempre portato puntualmente a conoscenza dei Comuni soci, non solo in sede assembleare, ma anche attraverso comunicazioni ed incontri periodici avvenuti nelle sedi istituzionali per tutta la durata del processo. Alla luce degli evidenti e perduranti risultati ottenuti e dei benefici riversati su tutto il territorio della Brianza, siamo fiduciosi che gli elementi fattuali, documentali e giuridici, una volta esaminati, non potranno che portare l’autorità giudiziaria a riconoscere la liceità dell’operato di tutti gli attori coinvolti nella vicenda che ci occupa».