È la veterana di tutte le claustrali d’Italia. Suor Anna Maria del Sacro Cuore al secolo Anna Profumo, delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento di Seregno, giovedì 10 marzo ha toccato i 102 anni nel monastero del Corpus Domini di via Stefano, in cui è presente da oltre dieci anni. Una religiosa ancora in piena salute. Un tappa importante della sua vita festeggiata dalle ventotto consorelle. Un augurio speciale le ha inviato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
La storia di suor Anna Maria è speciale e tutta da raccontare. Nata nel 1920 a Roccagrimalda in provincia di Alessandria, all’età di quattro anni, veniva colpita da broncopolmonite. Il medico curante aveva comunicato a mamma Maria, la triste notizia che la bimba aveva poche ore di vita. Mamma Maria, a quel punto, si affidava per ore alla preghiera chiedendo al Signore “che se fosse riuscita a vivere la affidava alle sue mani misericordiose”. Da quel giorno sono trascorsi 102 anni sempre col sorriso sulle labbra e gioiosa in volto. È un esempio di vita generosamente dedicata alla fede fin dalla prima giovinezza, quando, diventata maestra elementare nel 1937 a Chiavari, aveva scelto di essere educatrice nelle “famiglie bene” dei Costa a Genova e a Rapallo, preparando alla prima comunione e alla cresima i molti figli e nipoti della nota famiglia ligure.
Successivamente aveva intrapreso la vita al servizio della Chiesa, dei sacerdoti, impegnandosi negli oratori, ma con nel cuore il desiderio di farsi monaca. Una scelta che aveva dovuto sempre rimandare dapprima per necessità familiari- l’aiuto alla mamma e alle sorelle- e poi per i numerosi impegni assunti nei servizi di volontariato alla chiesa e ai bisogni, con grande spirito di donazione. Il giorno dell’Epifania, nel 1991, due mesi dopo il decesso della mamma, metteva in pratica quel passo che aveva tanto sognato e desiderato, e cioè entrare in clausura. Suor Anna Maria, realizzava il suo sogno all’età di 71 anni, un record assoluto nei monasteri italiani in cui nessuna claustrale è mai diventata tale a quell’età avanzata.
Veniva accolta inizialmente nel monastero delle Adoratrici del Santissimo Sacramento di Albaro di Genova, e alla chiusura di quell’edificio per ragioni di sicurezza dello stabile, a Seregno, sostenuta dalla seregnese superiora madre Daniela Pozzi che è anche la madre federale dell’ordine.
Nonostante la sua età riesce a curare e stare vicino alla sue consorelle malate in infermeria. Nelle numerose interviste che i media le hanno dedicato ha sempre manifestato «la grande gioia di servire il Signore», sottolineando il valore giornaliero del ringraziamento al «mio Sposo Gesù che mi è sempre vicino con amore infinito». Nel monastero di via Stefano si muove con l’ausilio del bastone e spesso con la carrozzina, per essere sempre presente ai momenti di Adorazione singola e comunitaria, giorno e notte. Lei ripete sempre: «Gesù è la mia vita. Gli devo tutto, occorre avere piena fiducia in Lui e pregare, pregare, pregare».