“ Noi del Cob (comitato ovest Brianza) siamo fortemente contrariati per il comportamento di disinteresse manifestato dall’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera- ha esordito il portavoce Antonio Colombo- che dopo due mesi di attesa non ha trovato tempo e voglia per riceverci, nonostante una nota di sollecito inviata dal consigliere leghista Andrea Monti, di cui ho copia. Ha invitato tutti tranne noi. Un segnale chiaro di trascuratezza e disinteresse verso i problemi della sanità in Brianza che si accentuano ogni giorno di più”.
L’esempio lampante, ha aggiunto Colombo :” è la chiusura di 5 posti letto, nei giorni scorso, nel reparto di neurologia all’ospedale di Desio, in quanto mancano i medici e non sono stati sostituiti. Per non dire di quanto accaduto all’ematologia di Desio. La dottoressa Alessandra Perego portava avanti molto bene il reparto, è stato chiuso su disposizione dei colleghi di Monza, i quali hanno affermato che i malati ematologici dovevano rivolgersi a Monza e non più a Desio. Ne è nata una sollevazione con tanto di raccolta firme. Siamo intervenuti noi del Cob chiamati per la prima volta dai pochi primari rimasti all’ospedale di Desio, ma c’è stato il provvidenziale intervento del nuovo direttore generale Mario Alparone, che ha bloccato tutto con un ordine di servizio. Io a nome di tutto il Cob gli ho inviato un telegramma di congratulazioni, in quanto abbiamo giudicato il suo intervento come un’avvisaglia di inversione di tendenza. Attualmente l’ambulatorio a Desio continua con medici inviai da Monza due volte la settimana, ma temo che sotto sotto e lentamente i malati vengano deviati a Monza”.
Nel presentare un quadro sempre più allarmante e preoccupante per l’ospedale di Desio che sta perdendo pezzi e le potenzialità che aveva sino a tre anni fa, il portavoce del Cob ha detto: “ dopo aver perso la diabetologia, la gastroenterologia, l’epatologia, la reumatologia, adesso con il ridimensionamento dell’ematologia la medicina di Desio subisce un altro pesante danno, dopo aver subito un cospicuo ridimensionamento di letti. La distruzione continua di mese in mese in modo perverso, basti dire che il primario Baldini è in ferie, ma, per carità di patria, frequenta l’ospedale senza timbrare il cartellino perché ama il suo lavoro, pur avendo un anno di ferie arretrate che non vuol godere. La responsabilità provvisoria del reparto non è stata assegnata al suo più stretto collaboratore bensì al primario di oncologia di Monza anziché ad un internista come Baldini” .