“Seregno Riparte!”. È la denominazione scelta dall’amministrazione comunale per il pacchetto di interventi, comprendente agevolazioni fiscali, contributi a fondo perso e bandi locali, definito per cercare di aiutare le imprese locali nel frangente successivo alla fase acuta dell’emergenza sanitaria prodotta dal Coronavirus. Il valore complessivo è di 2 milioni di euro, incrementabili nel breve attraverso la partecipazione a bandi regionali.
Tributi. Gli interventi tributari, che garantiranno un beneficio di 900mila euro, contemplano sgravi ed il differimento dei termini per il canone di occupazione del suolo pubblico, l’Imu, l’imposta sulla pubblicità e la tassa rifiuti. Per la Cosap, sono previsti la sospensione delle scadenze dei pagamenti delle occupazioni temporanee per le concessioni di posteggio per il commercio su aree pubbliche, la sospensione di sanzioni ed interessi per il ritardato pagamento del canone permanente, la rimodulazione del canone per le concessioni temporanee su aree pubbliche in base ai giorni di mancata occupazione per l’interruzione dell’attività dei mercati e lo slittamento delle scadenze nell’ultima parte dell’anno, l’esenzione per marzo ed aprile dei canoni permanenti dovuti da pubblici esercizi ed artigiani per tavolini e sedie e, da maggio al 31 ottobre, dei canoni dovuti dai pubblici esercizi, nonché una semplificazione della procedura di autorizzazione ed estensione degli spazi da occupare, come da indicazione governativa.
Per l’imposta sulla pubblicità, saranno dilazionate le scadenze dei pagamenti a partire dal 31 luglio. Per la tassa rifiuti, sarà azzerata la parte variabile per imprese, negozi e mercati relativamente al periodo del fermo delle attività e si potranno scaglionare i pagamenti in cinque rate, partendo da settembre. Per l’Imu, la scadenza dell’acconto è stata spostata dal 16 giugno al 16 dicembre e per i fabbricati delle categorie C1 (negozi), C3 (laboratori artigianali) e D (capannoni, opifici e teatri) sarà ridotta l’aliquota, nel caso di coincidenza tra possessore ed utilizzatore, qualora le attività siano state bloccate dai decreti della presidenza del consiglio dei ministri. La misura della riduzione è ancora da definire, ma assicurerà un beneficio ai contribuenti di almeno 600mila euro.
Contributi a fondo perso. Saranno stanziati 400mila euro a fondo perso per le piccole imprese e le microimprese, che nel periodo del blocco abbiano registrato perdite di fatturato del 70 per cento, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. I contributi, da un minimo di 100 ad un massimo di 300 euro, da destinare al pagamento delle bollette delle utenze e dei canoni di locazione, saranno erogati dopo la pubblicazione di un avviso pubblico.
Bandi locali. Il Comune di Seregno integrerà con risorse proprie due bandi della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Commercio di Milano. Nello specifico, 200mila euro saranno messi a disposizione per integrare il bando regionale “Safe Working-Io Riapro Sicuro”, per la messa in sicurezza dei locali delle attività economiche, con dispositivi di protezione individuale, termometri, pannelli divisori ed altro. Il bando regionale indica in 2mila euro il valore minimo della spesa per l’accesso, mentre le risorse comunali abbasseranno la soglia. Altri 500mila euro serviranno per integrare il bando “Restart digitale” della Camera di Commercio, con incentivi per la digitalizzazione. I contributi avranno un valore massimo di 2mila euro.
Bandi regionali. Una seconda fase, già delineata, prevede lo stanziamento di ulteriori risorse, che si inseriranno nei prossimi bandi regionali per i distretti urbani del commercio e lo sviluppo dello sportello unico delle imprese.
I commenti. «Le agevolazioni tributarie – spiega l’assessore al Bilancio William Viganò – sono progettate a sostegno di quanti stanno facendo più fatica a fronteggiare i pagamenti. Ma sarebbe importante che chi può paghi rispettando i termini di sempre, per non creare difficoltà di cassa al Comune di Seregno».
Soddisfatta Ivana Mariani, assessore allo Sviluppo Economico: «Abbiamo deciso di destinare una parte significativa degli investimenti all’innovazione digitale delle micro e piccole imprese, per accompagnarle in un processo di trasformazione che permetta loro di guadagnare in efficienza e competitività».