Indagine aperta per il sequestro di tre persone della Brianza in Mali, probabilmente per mano di un gruppo jihadista. Il fascicolo è stato aperto dalla procura di Roma e l’inchiesta è nelle mani del procuratore aggiunto Michele Prestipino, con indagini affidate ai carabinieri del Ros, che, riportano le agenzie, hanno mandato una prima informativa ai magistrati.
Sequestro in Mali: chi sono i rapiti
Le persone sequestrate sono Rocco Langone, che ha 64 anni, la moglie Maria Donata Caivano di 63, che da Potenza avevano scelto la Brianza e vivevano da anni a Triuggio: avevano raggiunto il figlio, Giovanni Langone, 42 anni, residente a Lissone, che aveva scelto di spostarsi in Africa. Sono Testimoni di Geova e la scelta del figlio era legata alla religione, da quanto si è appreso.
Sequestro in Mali: la Farnesina
La conferma del rapimento risale al 20 maggio. “La Farnesina conferma il sequestro di tre connazionali in Mali. L’Unità di Crisi sta profondendo ogni sforzo – in coordinamento con le competenti articolazioni dello Stato – per una soluzione positiva del caso. A tal fine, il Ministero degli Esteri ribadisce, d’intesa con i famigliari, l’esigenza di mantenere il massimo riserbo” ha scritto il ministero in una nota dopo avere dichiarato che “il ministro Di Maio sta seguendo in prima persona l’evolversi della vicenda”.