Una famiglia della Brianza rapita in Mali da uomini armati

Una coppia di Triuggio e il figlio residente a Lissone sono stati rapiti in Mali venerdì 20 maggio. Farnesina al lavoro.
piazza della libertà bamako mali
Piazza della libertà a Bamako in Mali Rgaudin

È della Brianza la famiglia rapita in Mali venerdì 20 maggio: sono Rocco Langone e la moglie Donatella di Triuggio e il figlio Giovanni, residente a Lissone. Di loro si sta occupando la Farnesina cercando informazioni nel Paese africano martoriato da colpi di Stato e violenze e oggi governato da una giunta militare.

Sequestrati in Mali: la Farnesina al lavoro

Il sequestro, stando alle prime informazioni, è stato eseguito da uomini armati nella zona di Sincina e sarebbero in corso contatti con i rappresentanti diplomatici: con la famiglia italiana, composta da Testimoni di Geova, ci sarebbe anche un uomo del Togo appartenente alla stessa religione. Il ministero degli Esteri ha comunicato che l’unità di crisi è al lavoro per le verifiche e gli accertamenti sul rapimento e che il ministro Di Maio si sta interessando della vicenda in prima persona. Nella regione del Mali vivono gruppi riconducibili al terrorismo islamico, milizie, bande criminali. “Il Ministero degli Esteri ribadisce, d’intesa con i famigliari, l’esigenza di mantenere il massimo riserbo” ha scritto la Farnesina.

Sequestrati in Mali: la famiglia

Rocco Langone ha 64 anni, la moglie Maria Donata Caivano 63, da Potenza avevano scelto la Brianza e vivevano da anni a Triuggio: avevano raggiunto il figlio, Giovanni Langone, 42 anni, residente a Lissone, che aveva scelto di spostarsi in Africa.