Picchiato da una banda, perché voleva difendere la figlia da cattive compagnie. La vittima è un rumeno di 40 anni residente a Muggiò, e a sua volta è stato denunciato per minacce. Gli aggressori sono stati identificati dai carabinieri e denunciati con l’accusa di minacce e violenza privata. I fatti avvenuti qualche settimana fa, sono stati ricostruiti dalle forze dell’ordine dopo che le parti si sono denunciate a vicenda. L’aggressione è avvenuta lo scorso 7 aprile per la strada.
Il rumeno aveva scoperto sul cellulare della “figlioccia”, studentessa delle scuole medie, una foto che la immortalava mentre fumava uno spinello. Preoccupato, ha cercato di capire meglio. È quindi risalito al numero di telefono di uno degli amici della ragazzina. A quel punto ha chiamato il papà del ragazzo, per chiedergli di vedersi. Aveva intenzione di affrontare la questione con l’altro genitore, per confidargli le sue preoccupazioni. All’appuntamento, però, si è presentata una banda: sei persone, armate di coltelli e pistole (che poi si sono rivelate scacciacani) e un teaser, un dissuasore elettrico.L’uomo è stato minacciato e picchiato. Gli aggressori sono poi scomparsi.
Una volta che si è ripreso, è riuscito a rintracciarli e ha mandato a uno di loro un sms con la foto di una pistola. Per questo è stato a sua volta denunciato. Alla fine i carabinieri hanno identificato i sei: B.M. 34 anni di Gerenzano, pregiudicato; T.R. 46 anni di Desio, B.A. 23 anni di Brugherio, S.P. 35 anni di Lissone, pregiudicato, S.G. 25 anni di Sovico. Le loro abitazioni sono state perquisite. I carabinieri hanno trovato 3 coltelli a serramanico, due pistole a salve e il dissuasore . I sei sono stati dunque denunciati.