Insulti e calunnie a studenti del Floriani di Vimercate pubblicati in maniera anonima da falsi account dell’istituto: Il dirigente, Daniele Zangheri, provvede a effettuare la denuncia.
Falsi account social del Floriani e la circolare
A comunicarlo è stato il dirigente stesso attraverso una circolare pubblicata nei giorni scorsi sul sito dell’istituto: “Su Instagram e altri social, sono stati rilevati account anonimi a nome “Floriani” – si legge nella circolare -. Su tali account sono comparse affermazioni offensive e calunniose nei confronti di studenti dell’Istituto, anche con riferimenti etnici e di genere con aggiunta di immagini. Tale attività è riconducibile a ipotesi di reato quale calunnia, nonché utilizzo improprio del nome dell’Istituto e della Famiglia a cui la scuola è intitolata”. A fronte di quanto ravvisato il dirigente scolastico ha inoltre annunciato di aver già proceduto ad effettuare una denuncia presso le autorità competenti “affinché provvedano quanto prima ad identificare gli autori dei presunti illeciti e ad oscurare le chat,che a fronte di tale comportamento illecito”.
Falsi account social del Floriani e i possibili reati
Zangheri ha inoltre ricordato che le ipotesi di reato, per quanto commesso, possono essere riconducibili a reati penali e che in e presenza di reati accertati a carico di minori, viene indicato come responsabile anche il genitore o chi ne esercita la podestà. “Si richiama pertanto l’attenzione di tutti al rispetto della Legge in primo luogo – prosegue il documento – e delle persone, affinché una critica o un’osservazione non degeneri mai in offese, calunnie, diffamazioni, insulti, anche a sfondo di genere ed etnico”.
Falsi account social del Floriani e l’amarezza del preside
«C’è tanta amarezza – aggiunge Zangheri –. Nonostante i tanti interventi educativi messi in campo su questa materia, sia alle scuole degli ordini inferiori sia nel nostro, i ragazzi continuano ad utilizzare questi mezzi in modo inappropriato, inadeguato e illecito. L’augurio è che anche i genitori e le famiglie sappiano intervenire con i propri figli perché ci si può trovare di fronte a episodi anche piuttosto gravi».