A che punto è la scuola d’estate di cui aveva parlato il ministero dell’Istruzione nelle scorse settimane al rientro dalla dad? A Brugherio sarà il poco tempo a disposizione, sarà la novità, ma il piano messo a punto dal Governo con l’obiettivo di contrastare l’emergenza educativa deflagrata a causa della pandemia di covid-19 e consentire a bambini e ragazzi di trascorrere qualche settimana in più con i loro compagni stenta a decollare.
I responsabili dei comprensivi Don Camagni e Nazario Sauro stanno ancora valutando se tenere aperte le aule dopo l’8 giugno: le decisioni dipenderanno, tra l’altro, dal numero di docenti disponibili a prolungare le loro attività.
Nei plessi dell’istituto De Pisis, invece, bambini e ragazzi potranno tornare a scuola dal 14 al 25 giugno: «Con i fondi che arriveranno dal ministero – spiega la dirigente Rosaria Angioletti – potremo arrivare al massimo fino al 30, ma non potremo prolungare i progetti a luglio o a settembre». Il comprensivo riceverà circa 20.000 euro, assegnati sulla base del numero degli studenti, con cui retribuire gli insegnanti che aderiranno al programma. L’opportunità sembra attrarre un buon numero di famiglie: dai dati emersi dal sondaggio effettuato per testare l’interesse la scuola d’estate potrebbe coinvolgere 150 alunni, distribuiti tra le elementari e la media Leonardo da Vinci. I plessi rimarranno aperti fino alle 12.30.
Sonda il terreno invece l’istituto comprensivo di Arcore. Le famiglie degli studenti hanno ricevuto l’invito a partecipare a un breve sondaggio per capire l’interesse e valutare come progettare il Piano Scuola Estate in base alle disponibilità finanziarie.