Scatta il piano freddo, Monza raccoglie viveri e abiti caldi per i senza tetto

A fine novembre diventa operativo il piano freddo del Comune di Monza e sabato 15 novembre si apre il primo capitolo per fare fronte all’emergenza: in tre punti della città raccolta di abiti caldi e viveri per i senza tetto. Ecco come aiutare.
Scatta il piano freddo, Monza raccoglie viveri e abiti caldi per i senza tetto

Monza chiama a raccolta tutti contro l’emergenza fredda. Che si traduce nella raccolta di vestiti e generi di prima necessità per i senza tetto. Saranno tre i punti di raccolta di materiale nella giornata di sabato 15 novembre: l’ingresso dell’Iper di viale Stucchi, piazza San Paolo e il centro di via Spallanzani, lo spazio di accoglienza. Tutto servirà per affrontare le emergenze nei prossimi mesi, quando il freddo si farà sentire davvero.

Nei centri di raccolta si potranno consegnare abiti pesanti e coperte, scarpe (da ginnastica) guanti, cappelli, sciarpe. In più, all’Iper sarà possibile ricevere una lista di generi alimentari confezionati che potranno essere acquistati e poi consegnati ai volontari. «Durante l’iniziativa il Comune raccoglierà inoltre la disponibilità dei cittadini a prestare volontariamente il proprio aiuto nella struttura di via Spallanzani. La disponibilità richiesta è di tre ore, dalle 20 alle 23, due o quattro volte al mese».

«Il piano freddo del Comune – commenta il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Cherubina Bertola – non sarebbe possibile senza il prezioso aiuto delle associazioni e dei tanti singoli cittadini che volontariamente hanno dato una grande mano già nella scorsa stagione. Voglio sottolineare anche l’impegno del Comune nel mantenere a un livello più che adeguato le strutture e nell’offrire ai senza tetto oltre all’accoglienza, a un pasto caldo, bagni e doccia anche percorsi di inclusione sociale che possano permettere loro di tornare a condurre una vita più dignitosa».

Il piano freddo scatta a fine mese, il 29 novembre, e resta poi operativo fino al 7 marzo. La strutture fondamentali sono il centro di via Spallanzani, l’asilo notturno di via Raiberti gestito dalla San Vincenzo (70 posti) e «un’unità mobile che perlustrerà il territorio cittadino per convincere le persone senza fissa dimora, soprattutto in caso di temperature molto rigide, a recarsi presso le strutture di accoglienza disponibili a Monza e Brugherio e nel territorio, anche a Milano».

Al progetto con il Comune di Monza lavorano i comitati della Croce rossa provinciale, quelli di Monza, Villasanta, Lentate, Misinto, i City angels e la coop Colce, i Goodguys, la chiesa evangelica, la Fraternità francescana, i gruppi scout Agesci di Monza e i Genitori scout.