«Non è un luminare, né uno specialista, eppure la sua parola spesso vale più della mia». Anche questa è la medicina ai tempi del dottor Google, il medico senza laurea più consultato d’Italia, come denuncia Francesco Scamazzo, da più di quarant’anni medico di base e presidente dell’Associazione Medici di Seregno e della Brianza, rilanciando anche per il 2018 il suo “Back to school III”, un corso di aggiornamento al via il 5 aprile con luminari – quelli veri – di ogni specialità, che intende accendere i riflettori anche sull’abuso che i “cybercondriaci” fanno di Google.
«È il problema – ha spiegato Scamazzo – di questo diffuso relativismo culturale, per cui secondo un numero sempre più consistente di persone il parere di uno scienziato è uguale a quello di un blogger qualsiasi, qualunque professione svolga, e questo avviene anche a causa di Google e dei social network in genere».
Una tendenza, questa, confermata da una recentissima ricerca del Censis, realizzata in collaborazione con Assosalute, che certifica come, dal mal di testa al raffreddore, nel 2017 siano stati 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi, hanno cercato informazioni sul web: il problema è che 8,8 milioni sono rimasti vittime di fake news, ovvero di informazioni false. In particolare, sono 3,5 milioni i genitori che si sono imbattuti in indicazioni mediche sbagliate.
Il 17% degli italiani consulta siti web generici sulla salute, il 6% i siti istituzionali, il 2,4% i social network e, in particolare, tra i millennials sale al 36,9% la quota di chi usa autonomamente il web per trovare informazioni su come curare i piccoli disturbi.
«Non si tratta, però, soltanto del web – ha proseguito Scamazzo – La verità è che siamo inondati da una quantità di proposte terapeutiche fasulle: l’omeopatia è una bolla d’aria, così come gli integratori alimentari che pretendono di curare tutto e che, invece, si trovano sotto l’egida del Ministero del Commercio proprio perché non sono farmaci, perciò non sono nemmeno soggetti a controlli».
Anche alcuni ambiti della medicina, insomma, sono diventati una mera «difesa di interessi di alcuni, in cambio di grossi ritorni finanziari»: «Poi – ha concluso Scamazzo – vengono fuori scandali come quelli del protocollo Stamina oppure personaggi importanti, che diventano presidenti di Comitati “No Vax”: significa cancellare oltre un secolo di ricerca medico-scientifica, che ha salvato la vita a centinaia di migliaia di persone».
Si aprirà con gli “NPS”, ovvero le droghe sintetiche, “Back to school III. Lezioni di Clinica-Terapia-Tossicologia”, il quarantaduesimo corso di aggiornamento (24 crediti) rivolto ai medici che si terrà nei locali dell’abbazia olivetana. Il 5 aprile, Carlo Alessandro Locatelli, direttore Centro Antiveleni di Pavia Istituti Clinici Scientifici Maugeri, relatore di “Veleni ed Antidoti”, parlerà delle nuove droghe in arrivo dagli Usa: talmente facili da sintetizzare, da poterlo fare in uno scantinato, ma non meno pericolose. Anche perché sfuggono ai tradizionali tabellari delle forze dell’ordine, che le riconoscono a fatica, e quando sono finalmente catalogate, vengono superate da nuove sintesi.