Sono 230 milioni di indotto totale, 18 dei quali nelle tasche della Brianza monzese: è questo il giro di affari che frutterà il Salone del mobile di Milano secondo le analisi della Camera di commercio di Monza e Brianza che, in base ai dati Ciset, Istat, Cosmit e Registro imprese, ha stimato il valore della settimana compresa tra il 4 e il 9 aprile.
L’indotto arriva dal turismo e il 90% del totale, « vale a dire poco più di 200 milioni di euro, è generato dagli stranieri, tra buyers e turisti, che visitano il Salone e gli eventi del FuoriSalone». L’alloggio produce 180 milioni di euro, «in aperitivi e cene del “dopo Salone” e del Fuori Salone si spenderanno circa 20 milioni di euro, poco meno dei 21,4 milioni che buyers e visitatori destineranno allo shopping».
La Camera osserva anche che «l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Russia, per numero di società con bilancio attive nella produzione di mobili. Nel settore sono più di 4.800 con un fatturato nel 2015 di 16 miliardi di euro. Un business secondo solo a quello degli Stati Uniti (dove meno di 30 società gestiscono un fatturato di 34,3 miliardi di euro). L’Italia è inoltre il terzo paese, considerando l’innovazione nel settore, dopo Giappone e Germania, per numero di brevetti depositati».
«Il Salone del mobile è un’occasione di visibilità straordinaria per Milano, la Brianza, la Lombardia e l’intero Paese – ha detto Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza –. Una settimana durante la quale l’attenzione internazionale è focalizzata sulla nostra capacità di interpretare il gusto italiano nel mobile e nel design».
Il Salone a Milano e un progetto anche a Monza, con Serrone della Villa reale, arengario e dodici negozi del centro storico che saranno la vetrina d’eccezione del Fuorisalone da martedì a domenica. Si chiama “Woodstreet” il nuovo progetto promosso da Apa Confartigianato con lo scopo di mettere in mostra la capacità brianzola di inventare nuove tendenze e rivisitare in chiave contemporanea antiche tradizioni.
Il Serrone ospita l’inaugurazione dell’iniziativa lunedì 3 aprile alle 17.30,ma sarà anche la sede espositiva per una trentina di realtà del territorio come il progetto “Legno urbano” promosso dall’arboricoltore Andrea Pellegatta che, con la scuola d’agraria del parco, lancia il progetto per il recupero del legname degli alberi potati in città. «L’idea è evitare che la legna degli alberi potati o abbattuti sia triturata, bruciata o gettata come rifiuto -spiega- vorremmo avesse una seconda vita per la realizzazione di mobili e oggetti».
Sono nati così i primi prototipi di tavoli, le sedie, i gusci in legno per macchine del caffè che verranno esposti in anteprima al Fuorisalone monzese. «Il comparto del design, legno arredo brianzolo ha una lunga tradizione di qualità ed eccellenza nota in tutto il mondo – commenta Giovanni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianato Milano-Monza – con questa quest’iniziativa, vogliamo riaffermare la centralità del nostro territorio nel panorama nazionale del design».