Sacchetti intelligenti a BaruccanaIl microchip «analizza» i rifiuti

Cambiamenti in vista per i sevesini sul fronte della raccolta della spazzatura. Sperimentalmente per sei mesi, prima a Baruccana, per poi, eventualmente, essere estesi a tutta la città. In arrivo il sacco blu dotato di sistema Rfid, ovvero un sacco per la raccolta della frazione secca dotato di microchip passivo.
Sacco blu per il  presidente di Gelsia, Alessandro Boneschi
Sacco blu per il presidente di Gelsia, Alessandro Boneschi

L’obiettivo è la riduzione dei rifiuti per arrivare, prima o poi, alla tariffa puntuale che significa chi più produce più paga. Cambiamenti in vista per i sevesini sul fronte della raccolta della spazzatura. Anzi i cambiamenti arriveranno, sperimentalmente per sei mesi, prima a Baruccana, per poi, eventualmente, essere estesi a tutta la città. In arrivo il sacco blu dotato di sistema Rfid, ovvero un sacco per la raccolta della frazione secca dotato di microchip passivo attraverso cui sarà possibile, per gli operatori di Gelsia, recuperare una serie di dati riguardante l’utente e la correttezza del conferimento. Dalla fine di febbraio tale procedura sarà sperimentata nella frazione più popolosa di Seveso che conta circa 6.000 cittadini per un numero di utenze pari a 2.400. Gelsia fornirà ad ogni famiglia un certo numero di sacchi dotati del sistema di rilevamento che verrà letto direttamente dalle antenne poste sui camion della società.

Ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Fabio Rivolta: «Nelle prossime settimane promuoveremo una campagna informativa che spiegherà le novità. Organizzeremo anche degli incontri serali a Baruccana. Questa sperimentazione è già stata fatta in un quartiere di Lissone e i risultati sono stati incoraggianti».