Rotary SeDeCa per la sostenibilità ambientale

Il Rotary Sedeca (Seregno, Desio, Carate) nell’ultima conviviale ha affrontato l’argomento “Per amore della terra” e della sostenibilità ambientale.
Il presidente del Rotary Sedeca Gilberto Chiarelli con l'incoming president Silvia Coletti e Carlo Fraquelli, assistente del governatore distretto 2042
Il presidente del Rotary Sedeca Gilberto Chiarelli con l’incoming president Silvia Coletti e Carlo Fraquelli, assistente del governatore distretto 2042 Paolo Volonterio

“Per amore della terra”, è stato l’argomento sviluppato dal presidente del Rotary Sedeca (Seregno, Desio, Carate), Gilberto Chiarelli, nell’ultima conviviale, traendo spunto dal progetto “Esrag Italia”, che ispira e incoraggia le iniziative legate alla sostenibilità ambientale, offrendo strumenti e competenze tecniche per supportare i club nell’accrescere i progetti legati all’ambiente.

Chiarelli ha presentato le aree di intervento con carattere prioritario come il cambiamento climatico all’interno del quale occorre organizzare una climate challenge, piantare alberi, conviviali a basso impatto di CO2, investire in progetti di energia solare, diminuire il consumo di carburanti fossili. Ma anche la biodiversità con la tutela delle specie protette, la prevenzione della deforestazione, cura dei fiumi, dei laghi e dei mari, aiuto alle specie impollinatrici, riduzione della diffusione e l’utilizzo di sostanze non naturali.

Ha tenuto a sottolineare come deve essere uno stile di vita eco sostenibile. Per il cibo: ridurre lo spreco alimentare e consumare prodotti bio; abitazione: riscaldamento con combustibili non fossili; trasporti: utilizzo di combustibili non fossili, utilizzo del trasporto pubblico; consumo: acquisto di merce di qualità e filiera controllata.

Attraverso delle slide ha mostrato che il “paradosso” del benessere ha portato a degli squilibri ambientali e che il Rotary ha condotto importanti campagne umanitarie e di promozione della pace a livello globale, ma a causa delle inondazioni, della siccità e della perdita dei raccolti, oggi si assiste ad un aumento dei flussi migratori di persone che fuggono dalla fame e dalla guerra. Una maggiore diffusione delle malattie e delle pandemie; una minore disponibilità di acqua potabile e presidi sanitari; minor possibilità di educazione e scolarizzazione e di ostacoli allo sviluppo economico.

Il presidente Chiarelli ha concluso affermando che “un rotariano da solo non può fare tutto, ma ogni rotariano può fare qualcosa”.