Un maxi assegno da 1.780 euro, che corrisponde a quanto risparmiato sulla spesa per il riscaldamento della scuola grazie all’impegno degli studenti. E che ora potrà essere investito per migliorare la dotazione della scuola.
I ragazzi delle medie di Bellusco hanno partecipato all’incontro che ha concluso il progetto avviato a gennaio; c’erano il sindaco Roberto Invernizzi, il dirigente scolastico Franco Franci, il responsabile dell’ufficio tecnico del comune e due tecnici di Infoenerigia e il docente che ha coordinato l’iniziativa.
Agli alunni è stata mostrata la quantità di energia che la scuola ha risparmiato grazie al loro zelo nel rilevare periodicamente la temperatura delle aule e regolare di conseguenza le valvole termostatiche installate sui caloriferi. Il già lodevole risparmio di energia si è tradotto anche in un taglio della spesa (cui si è sommato anche quello per il più razionale uso delle luci). Gli studenti della media Falcone e Borsellino hanno quindi ricevuto un attestato e soprattutto un assegno gigante, sia per la forma, che per la cifra riportata: 1780 euro che verranno ora spesi per l’acquisto di attrezzature, strumentazione e materiale scolastico secondo quanto gli stessi ragazzi indicheranno.
Altra scuola, altra età, ma stesso spirito civico in erba. I bambini della scuola dell’infanzia Arcobaleno hanno partecipato la scorsa settimana a un’uscita sul territorio durante la quale hanno scritto messaggi su cartoncini verdi e rossi, lasciati in diversi angoli del paese per premiare o rimproverare i comportamenti civili o al contrario quelli che lo sono meno. L’idea, parte di un progetto sulla cittadinanza, comincia con una storia, che si intitola “Il paese scombinato”, e che i piccoli stanno leggendo con le loro insegnanti. Con una passeggiata per le vie di Bellusco, gli alunni hanno potuto confrontare il loro paese con quello della storia che è stata loro proposta. Ed ecco allora i cartoncini, che sono serviti a indicare le cose che vanno e quelle che non vanno, i comportanti corretti, oppure quelli che hanno fatto dire ai bimbi: questo non si fa. Anche se di solito sono i grandi a farlo. Qualche esempio? Un bollino rosso su un cestino dei rifiuti imbrattato dai writers: «Non pasticciare con scritte». Un altro lungo un muro, dove qualcuno aveva dimenticato una cartaccia: «Non lasciare la carta nel tubo». O ancora l’invito del messaggio (sempre su cartoncino rosso) appeso a un palo, all’ombra di un’aiuola verde, vicino a una pista ciclabile: «Raccogli le bottiglie».