La riunione tra il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Arcore e i genitori dei bimbi delle scuole materne per discutere dell’orario scolastico ridotto non ha sortito per il momento nessun effetto. Nei giorni scorsi mamme e papà dei bambini dei due istituti dell’infanzia hanno raccolto fino a 250 firme per incontrare con una delegazione la preside Marta Chioffi e chiedere di far concludere le lezioni non più alle 14.30, come avviene ormai da mesi, ma di tornare al precedente orario, ovvero le 16.
L’anticipo dell’uscita dei bambini di 90 minuti è dovuta al fatto che il personale docente al completo deve lavorare in compresenza, “per favorire il rispetto del protocollo anti covid e soprattutto per garantire la sicurezza del momento iniziale e finale della giornata» scrive la preside in un verbale. Ma, come sottolineato da qualche rappresentante dei genitori: «l’orario ridotto e la necessità delle famiglie di trovare nuove soluzioni organizzative ha posto e pone le famiglie stesse in una situazione di estremo disagio anche dal punto di vista etico e sociale, infatti la scelta spesso si è ridotta a chiedere aiuto ai nonni (chi ce li ha), mettendo a repentaglio la salute di categorie più a rischio, o di trovare una tata, aumentando così, però, il numero dei contatti con “estranei” al nucleo familiare, non sempre considerato opportuno» in un periodo pandemico.
L’incontro si è concluso con la promessa, da parte dello staff della dirigente scolastica, di analizzare possibili soluzioni al problema. Parole riconfermate in settimana anche dalla preside all’assessore all’Istruzione Paola Palma. Tra l’altro, comincia ad aleggiare l’ipotesi che l’orario ridotto a fronte della pandemia possa andare avanti anche per l’anno scolastico 2021-2022.