È arrivato nel pomeriggio di venerdì il decreto di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni De Michele, il funzionario del comune di Solaro coinvolto nelle indagini per l’operazione Golden Snow dei carabinieri di Desio, operazione durante la quale finirono in manette a vario titolo sette fra imprenditori della Brianza e dipendenti comunali con l’accusa di concorso per corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture ed altro.
Il caso aveva suscitato particolare clamore in quanto De Michele era anche candidato alle scorse elezioni e sarebbe dovuto essere uno degli assessori in caso di vittoria della propria parte, Uniti per Cogliate, come infine si è verificato. La posizione di De Michele era stata dichiarata sin da subito la più marginale, come sempre sostenuto dall’avvocato che si sta occupando dal caso. Il funzionario dell’ufficio Tecnico è stato indagato per l’assegnazione di un appalto alla Ps Valera Scavi. Le indagini lo accusano di aver favorito l’aggiudicazione dei lavori per manutenzione stradale e sgombero neve rilevando elementi utili in anticipo sui tempi.
«Ma De Michele – aveva detto l’avvocato Fausto Maniaci nei giorni immediatamente successivi ai fatti – non ha fatto nulla di tutto ciò. Il dispositivo parlava di apertura del bando il 16 ottobre 2012, intercettazione telefonica in cui De Michele comunica la vittoria al contraente il 18 e aggiudicazione dello stesso il 26. Invece i fatti sono andati diversamente, l’apertura delle buste con le offerte è avvenuta il 16 ottobre, la telefonata in cui De Michele rivelava dati già pubblici il 18 e la determina di affidamento il 26». Pare sia dunque questa la motivazione per la quale il tribunale del riesame ha disposto l’annullamento dell’ordinanza di arresti domiciliari. «Il procedimento continua – commenta De Michele contattato telefonicamente – ma questo è un primo passo per affermare la mia totale estraneità ai fatti».