Report sulla presenza mafiosa in Lombardia, Monza e Brianza tra le più “contaminate”

Presentato in commissione antimafia regionale il report 2018-2021 sulla presenza mafiosa in Lombardia
Nando Dalla Chiesa
Nando Dalla Chiesa

Monza e Brianza insieme a quelle di Milano e Como è la provincia lombarda tra le più “contaminate” dai fenomeni mafiosi. Lodi e Sondrio sono invece che destano meno preoccupazioni, ma la seconda deve essere particolarmente monitorata in vista delle grandi risorse per le Olimpiadi invernali del 2026. E’ quanto emerso dal report sulla presenza mafiosa in Lombardia presentato venerdì 28 ottobre dalla Commissione antimafia regionale.

Monza e Brianza tra le più “contaminate” dalle mafie: l’indagine Cross 2018-2021

Il monitoraggio di Cross, Centro di ricerca sulla criminalità organizzata dell’Università degli sudi di Milano (presieduto dal professor Nando Dalla Chiesa) e Polis, esamina le principali dinamiche evolutive dell’infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività economiche in Lombardia tra il 2018-2021, compreso quindi il biennio di pandemia e la crisi da lockdown, in particolare del commercio e del turismo che ha aperto il fronte alle mire della criminalità organizzata.

Monica Forte, presidente della Commissione regionale antimafia
Monica Forte, presidente della Commissione regionale antimafia

Il report di Cross, la presidente della Commissione regionale Forte: “Orgogliosi del patrimonio conoscitivo”

Alla presentazione avvenuta nella Sala Sartori di Palazzo Pirelli, oltre a Dalla Chiesa presenti la presidente della Commissione regionale antimafia Monica Forte che ha elogiato il documento “essenziale per il lavoro di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata nella regione“. “Siamo orgogliosi di prepararci al passaggio di testimone lasciando in eredità anche questo enorme patrimonio conoscitivo” ha detto annunciando anche che è allo studio una revisione della legge regionale sul contrasto alla criminalità organizzata, per renderla più efficace in particolare nella lotta all’usura e sulla trasparenza degli appalti. “La ricerca è parte di un processo di costruzione di un modello che deve essere operativo sul territorio“, ha aggiunto Marco Alparone, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia.