Lui non ha avuto paura e ha fatto la cosa giusta, rivolgersi ai carabinieri. I militari non hanno perso tempo, sono entrati in azione, arrestando due rapinatori e accusandoli anche del reato di estorsione. Brillante operazione condotta dagli uomini della compagnia di Seregno grazie alla collaborazione della vittima.
Si tratta di un ventenne brianzolo, che nella serata di giovedì 26 novembre stava viaggiando sul treno Besanino, quando si sono avvicinati due uomini senegalesi che l’hanno costretto a scendere alla stazione di Renate, l’hanno malmenato con strattoni, sberle, insulti e l’hanno derubato del telefono cellulare.
Lui ha provato a resistere, ma ha capito che contro i due la cosa si sarebbe messa ancora peggio. Non ha potuto far altro che allungare il telefonino. Gli aggressori però si sono spinti oltre e gli hanno chiesto del denaro: se avesse allungato 200 euro, loro si sarebbero dimenticati di tutto e gli avrebbero soprattutto riconsegnato il cellulare.
Il ragazzo non aveva con sé tanto contante, loro non avevano fretta. Così è riuscito a mettersi in contatto con i carabinieri che in pochi minuti erano alla stazione di Renate. E sono usciti allo scoperto quando è avvenuto lo scambio del denaro. I due arrestati sono senegalesi, hanno 20 e 28 anni, già con precedenti alle spalle. Addosso avevano ancora il telefono cellulare, motivo della rapina consumata poco prima. Sono stati arrestati e condotti alla caserma di Besana in Brianza, dove è stato formalizzato il fermo per il duplice reato di rapina ed estorsione. Invece ilbrianzolo che ha creduto, a ragione, nel lavoro dei carabinieri alla fine si è recato in ospedale, dove i medici l’hanno dimesso con una prognosi di 7 giorni per trauma cranico.