Regione Lombardia, il welfare da 50 milioni di euro per bambini, anziani e famiglie

I dettagli dovrebbero essere resi noti dopo l’approvazione da parte della giunta Maroni, poi la Regione sperimenterà il reddito di autonomia. Fino al 31 dicembre il Pirellone finanzierà con 50 milioni di euro cinque misure a favore di famiglie in difficoltà e categorie più deboli.
Regione Lombardia, Roberto Maroni
Regione Lombardia, Roberto Maroni Redazione online

I dettagli dovrebbero essere resi noti dopo l’approvazione da parte della giunta Maroni, poi la Regione sperimenterà il reddito di autonomia. Fino al 31 dicembre il Pirellone finanzierà con 50 milioni di euro cinque misure a favore di famiglie in difficoltà, anziani non autosufficienti, disabili, disoccupati e inquilini in ritardo con il pagamento degli affitti. Da gennaio, poi, la giunta dovrebbe mettere sul piatto altri 200 milioni.

«Non è stato facile – ha spiegato qualche giorno fa il governatore – reperire le risorse per aiutare i cittadini a rendersi autonomi e tornare in condizioni degne di chi vive, abita e lavora in Lombardia». I sostegni, ha specificato, rientreranno in un pacchetto «per l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e il reinserimento nel mondo del lavoro».
Contribuiti non a pioggia, ma «mirati in base alla situazione della persona in difficoltà» integrati con «politiche attive per il lavoro e per il sociale».

Dovrebbe partire immediatamente il bonus bebè: le famiglie con un reddito Isee non superiore ai 30.000 euro Isee riceveranno 800 euro alla nascita del secondo figlio che saliranno a 1.000 in caso di terzogenito.

Novità in arrivo anche per chi deve sottoporsi a visite ed esami medici: probabilmente dalla metà di ottobre sarà abolito il superticket per i nuclei che non arrivano a 18.000 euro: il risparmio potrà toccare i 30 euro per ogni prestazione. Da novembre potranno chiedere un bonus da 800 euro le persone in difficoltà con il pagamento dell’affitto a causa della perdita del lavoro o per problemi di salute: in questo caso il reddito famigliare Isee non dovrà superare i 9.000 euro.

I buoni saranno affiancati da aiuti più strutturati per disoccupati, anziani non autosufficienti o disabili. Chi ha perso il lavoro da almeno tre anni e non può contare su altre misure di integrazione al reddito riceverà un voucher di 300 euro per tre mesi da destinare all’iscrizione a corsi di riqualificazione professionale. Per un anno le persone non autosufficienti potranno, invece, contare su un assegno di 400 euro.

Alcune misure, però, potrebbero rimanere sulla carta: gli aiuti per disoccupati e disabili, in particolare, potrebbero essere sospesi prima del 31 dicembre se verranno esaurite le risorse stanziate. Il bonus bebè e quello per l’affitto dovrebbero, invece, essere prorogati anche per il 2016. Non tutti, però, potranno rientrare tra i beneficiari degli aiuti: ad esclusione dell’abolizione del superticket, gli altri contributi saranno assegnati, salvo modifica dell’ultima ora, a chi risiede in Lombardia da almeno cinque anni.

Secondo i tecnici del Pirellone gli interventi previsti potrebbero spettare a circa 548.000 famiglie: sussidi e assegni potranno essere richiesti tramite la presentazione di autocertificazioni negli uffici dei comuni o la partecipazione a bandi. Il Pirellone ha già fatto sapere che saranno effettuati controlli severi per scoraggiare e punire chi tenterà di fare il furbo.

Martedì, intanto, il consiglio regionale ha approvato una mozione presentata da Lino Fossati della Lista Maroni che prevede la modifica del conteggio Isee per i disabili: dal computo saranno escluse pensioni di invalidità e assegni di accompagnamento.