Un docufilm per raccontare le ultime ore di re Umberto I prima di essere colpito a morte da Gaetano Bresci, il 29 luglio di 120 anni fa. È il lavoro realizzato dal Comitato Monza Regale in occasione del 120° anniversario dell’assassinio del sovrano in città. Due giornate di riprese effettuate venerdì 26 e sabato 27 giugno dall’agenzia Pixcube di Lecco nei luoghi strettamente legati alla memoria del re: villa e giardini reali, ospedale vecchio e cappella espiatoria.
«Inizialmente avevamo pensato a una rievocazione storica in città – ha rivelato la presidente Antonetta Carrabs che lo scorso anno aveva recitato in “Tre pallottole per il re”, un processo in forma teatrale a Bresci messo in scena dal comitato – poi vista la situazione abbiamo optato per il docufilm. Un’esperienza molto appagante resa possibile grazie anche al contributo della nostra mecenate Fiorella Pierangeli, una signora milanese amica di Monza, e di tutti coloro che ci hanno permesso di girare le scene nelle location umbertine, alcune delle quali ora chiuse al pubblico».
La cronaca del 29 luglio 1900 è stata ricostruita attraverso un ipotetico racconto del generale Emilio Ponzio Vaglia, primo aiutante di campo del re e ministro della Reale Casa, presente nella carrozza di Umberto al momento degli spari, nelle cui braccia il sovrano spirò.
Una ventina gli attori che si sono alternati nelle scene indossando abiti d’epoca forniti da alcuni collezionisti tra cui i brianzoli Roberto Gobetti e Vincenzo Panza. D’antan anche le carrozze concesse dalla tenuta La Lodovica.
«Il nostro intento – ha spiegato Bruno Santamaria, consigliere del comitato – è stato duplice: rievocare un fatto storico sottolineando il legame che Monza ha sempre avuto con re e regine e dare un contributo alla nostra città per valorizzarla. Il nostro è un impegno puramente civico, in supporto alle istituzioni, ricostruendo un episodio che ha contribuito a cambiare la storia dell’Italia».
Due le versioni del docufilm curate da Saul Ripamonti: una breve e di immediata fruizione da diffondere attraverso i canali social e un’altra più lunga (una ventina di minuti) che sarà messa a disposizione della città da conservarlo come documento storico. La diffusione di entrambi i lavori è prevista per giovedì 16 luglio. In particolare, chi vorrà assistere alla proiezione della versione lunga lo potrà fare in centro città dove sarà collocato un proiettore ai piedi dell’arengario che diffonderà le immagini non appena caleranno le ombre della sera.