Sarà una toccata e fuga, ma di quelle che potrebbero lasciare il segno. Matteo Renzi, impegnato nel suo tour a supporto del sì al referendum costituzionale, sarà a Monza domenica pomeriggio. Arriverà attorno alle 16.30 con l’obiettivo di infiammare gli animi degli elettori democratici già schierati a favore della riforma e di scaldare i cuori più tiepidi. Inviterà a votare e, con tutta probabilità, si scaglierà contro i gufi e la minoranza interna decisa a optare per il no.
Dopo le ipotesi Capitol o aula magna dell’università in via Cadore, i vertici locali del Partito Democratico hanno deciso per il teatro Binario 7 in via Turati. Una sala abbastanza grande per accogliere i sostenitori del presidente del Consiglio che dovrebbero arrivare da buona parte della Brianza.
Rimarrà in città poco più di un’ora e poi proseguirà il tour altrove. In quei pochi frangenti il sindaco Roberto Scanagatti potrebbe, però, cogliere l’occasione per rinfrescargli la memoria sui milioni necessari a portare la metropolitana a Monza, promessi in occasione della firma del Patto per Milano.
Tra gli appuntamenti del sindaco e del comitato per il sì venerdì 25 novembre in Sala Maddalena alle 18.30 incontro col sindaco di Milano Beppe Sala. Lunedì 28 novembre, alle 18.30 alla Cgil in via Premuda, Scanagatti incontrerà il suo collega di Bergamo Giorgio Gori.
L’appello finale sarà pronunciato venerdì 2 dicembre da Luigi Berlinguer: l’ex ministro alla Pubblica istruzione interverrà alle 21 in Sala Maddalena ma già dalle 17 all’Arengario i democratici cercheranno di coinvolgere i passanti con brani musicali e inziative di intrattenimento.
(articolo modificato il 24 novembre: corrette le sedi degli incontri monzesi con Sala e Gori)