Colpo grosso alle Poste centrali di piazza XXV Aprile a Cesano Maderno. Due banditi armati di pistola sono scappati con un bottino di 30mila euro. Hanno agito quando lo sportello era chiuso al pubblico. Vista l’accuratezza del modus operandi, non è da escludere che abbiano studiato la rapina nei minimi particolari.
Sono entrati in azione quando l’ultimo cliente era ormai uscito e il buio avvolgeva la città. Sono penetrati da una finestrella sul retro. Forti del fatto che le Poste di piazza XXV Aprile siano sprovviste di un sistema di videosorveglianza, hanno segato con tutta tranquillità un’inferriata (forse l’avevano fatto la notte precedente) e quindi sono entrati, cogliendo alla sprovvista una decina di dipendenti. Volto nascosto, pistola in pugno, li hanno presi in contropiede e costretti nei bagni, quindi hanno legato mani e piedi con delle fettucce da elettricista, per evitare che riuscissero a dare l’allarme. Hanno ripulito le casse e sono scappati col contante sempre dalla finestrella.
Sono settimane che il confinante ponte pedonale sul fiume Seveso è chiuso per motivi di sicurezza, forse i banditi erano certi che col collegamento chiuso a quell’ora nessuno li avrebbe visti. A banditi lontani sono stati allertati i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i miliari della tenenza cittadina e del nucleo operativo e radiomobile di Desio.
Un episodio simile si era già registrato alle Poste di Cassina Savina nel 2012: allora la rapina aveva fruttato 10mila euro e i banditi avevano sequestrato il direttore. Alla Carige di Cesano invece nel dicembre 2011 una banda di rapinatori sequestrò una decina di persone tra dipendenti e clienti. Sei gli arresti un paio di mesi dopo.
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