Concorezzo, la Fondazione Vago attacca il Comune sul bando per l’asilo di via XXV Aprile

Ancora polemiche sulla nuova gestione dell'asilo comunale di Concorezzo.

Torna a far discutere la questione della scuola dell’infanzia di via XXV aprile di Concorezzo. Il servizio è stato infatti affidato a un gestore privato che nei mesi scorsi ha vinto l’apposito bando europeo. Proprio sul bando e su come è stato presentato dall’attuale amministrazione su alcuni volantini elettorali ha voluto intervenire Fondazione Don Enrico Vago, che attraverso un comunicato si è detta “sorpresa” rispetto a quanto riportato sul materiale elettorale.

Concorezzo, la Fondazione Vago “Noi esclusi dal bando”

«La fondazione è stata costituita a giugno 2023 da cittadini concorezzesi – spiegano -. La nostra è un’attività che si rivolge al mondo educativo in senso genere e, sapendo che l’amministrazione aveva intenzione di dare il servizio della scuola dell’infanzia comunale a terzi non ci sarebbe dispiaciuto provare a partecipare al bando. Questa decisione era stata manifestata anche in modo abbastanza esplicito all’amministrazione. Lo abbiamo fatto perché la scuola è storica e noi eravamo convinti dell’importanza di mantenere all’interno della comunità la sua gestione anche per quello che ha significato per la città». Il passaggio contestato del materiale elettorale è quello che riguarda i soggetti che potevano partecipare alla gara: “La nostra sorpresa nasce, in particolare, dalla leggerezza e dalla falsità con cui nel volantino si afferma “Chi poteva partecipare al bando? – si legge nel comunicato pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione -. Accesso a tutti i soggetti interessati, comprese le Fondazioni”. «Noi ci aspettavamo che all’interno del bando ci fosse un riferimento anche agli enti del terzo settore – spiegano dalla Fondazione -. Invece è oggettivo che il capitolato e il disciplinare di gara non abbiano contemplato la possibilità di partecipazione di questi enti, escludendo cosi’ la Fondazione. È vero che permetteva a tutti di partecipare però riguardo agli Enti del terzo settore e alle Fondazioni non c’è nessun riferimento specifico. C’erano delle condizionalità che di fatto ci escludevano e che non erano dettate da nessun codice degli appalti specifico. L’amministrazione ha fatto la propria legittima scelta e noi non abbiamo potuto presentarci però quando è uscito il volantino, in campagna elettorale, ci sembrava giusto puntualizzare alcune questioni».

Concorezzo, la Fondazione Vago e la risposta del sindaco

Per il primo cittadino Mauro Capitanio invece «Noi continuiamo a guardare solo ed esclusivamente a quelli che erano gli unici obiettivi: fare in modo che tutti i bambini di Concorezzo avessero un posto in una scuola statale gratuita, e così è, e implementare alcuni servizi che saranno attivati con la nuova gestione della XXV aprile e che l’amministrazione non sarebbe stata in grado di fare da sola. Ovviamente abbiamo guardato con interesse alle proposte della realtà del territorio. Abbiamo però fatto la gara affidandoci alle regole del nuovo codice degli appalti, del valore di diversi milioni di euro, e nel modo più trasparente si potesse fare. Il resto credo sia campagna elettorale».